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Storia delle Olimpiadi moderne Stoccolma 1912

Stoccolma 1912 – Giochi della V^ Olimpiade

Logo Stoccolma 1912
Logo Stoccolma 1912 (fonte monitorenapoletano.it)

Eccoci giunti alla quinta puntata con l’amarcord olimpico. I giochi si avvicinano e noi abbiamo ancora molta strada a compiere per ricordare le vecchie edizioni a cinque cerchi. Proseguiamo nel nostro viaggio con le Olimpiadi di Stoccolma 1912.

Stoccolma 1912: niente pugilato

28 nazioni partecipanti, con 2.407 atleti in gara, 48 donne. Come le altre edizioni, molte novità vennero introdotte nell’edizione svedese. Fu proibito il pugilato, non permesso dalle leggi della nazione nordica, mentre il pentathlon moderno fu inserito nel calendario olimpico. Nelle gare di atletica vennero introdotte moltissime novità di rilievo: dal cronometraggio elettrico al fotofinish, dalle corsie sulla pista ad un primo prototipo di gabbia nel lancio del martello.

Curiosità della V^ Olimpiade

Alla gara del pentathlon partecipò anche il generale americano George S. Patton, che arrivò quinto dietro ai quattro atleti di casa. Le donne furono ammesse in tutte le discipline, sdoganando il sesso femminile verso tutti gli sport, non più solo alle esibizioni o ai tornei di tennis tiro con l’arco. Per la prima volta si videro in gara atleti provenienti dalla Russia, come non accadrà più fino al 1952.




Risultati

Furono i Giochi di quattro atleti in particolare: Ralph Craig fu campione nei 100 m e nei 200 m piani. Nel nuoto comparve il crawl e Duke Kahanamoku (USA) vinse nei 100 m stile libero; primo nuotatore a conquistare l’oro nello stile libero, viene ancora considerato il padre del nuoto moderno. Il finlandese Hannes Kolehmainen vinse sui 5.000 metri, nei 10.000 m e nella corsa campestre, oltre a conquistare l’argento a squadre sempre nella corsa campestre. Al tempo, la Finlandia era ancora parte della Russia. Anche se le due squadre sportive partecipavano separatamente ai Giochi, la bandiera issata per i successi di Hannes fu quella del Cremlino, facendo addirittura affermare all’atleta lappone che sarebbe stato meglio non vincere alcuna medaglia. L’atleta nordico, vissuto a lungo in America assieme ai suoi fratelli, fu anche da esempio per molti atleti che, dopo di lui, decisero di ingaggiare preparatori statunitensi o di recarsi negli Stati Uniti per allenarsi in maniera migliore.

Jim Thorpe re del pentathlon

Ma la vicenda che più stupisce è quella di Jim Thorpe, americano di origini indiane, campione olimpico nel pentathlon (oggi scomparso a favore del pentathlon moderno) e del decathlon, considerato da Re Gustavo di Svezia come il migliore e il più completo atleta al mondo. Lo statunitense, in seguito alle vittorie olimpiche, diverrà professionista di baseball nella MLB, motivo per il quale verrà considerato professionista e gli verranno tolte le due medaglie d’oro. In effetti, Thorpe aveva giocato a livello semi-professionistico in Carolina del Nord nel 1909 e nel 1910, ed aveva ricevuto un piccolo compenso in denaro. Dichiarato professionista, quindi non dilettante ai Giochi, il Comitato Olimpico Americano gli tolse le medaglie fino al 1982, quando il CIO riabilitò l’americano decretandolo co-vincitore assieme agli altri atleti che avevano vinto per la sua squalifica. In carriera Thorpe fu poi uno dei più eclettici e versatili atleti della storia. Giocò anche in NFL fino al 1922 e nel 2009 fu dichiarato 37esimo fra i migliori cento giocatori di Football della storia.

Doppio oro per Braglia

E gli italiani? Fra i nostri atleti in gara spiccano i due ori di Braglia nella ginnastica (concorso individuale e a squadre), che fu capace di ripetersi dopo il trionfo di Londra 1908. Bene anche Nedo Nadi, grandissimo spadaccino italiano che conquistò la sua prima medaglia d’oro in carriera. Gli Stati uniti vinsero il medagliere con 25 ori, uno in più della Svezia padrona di casa.

*Rubrica a cura di Paolo Tani @Ta_ta_tane

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