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Storia delle Olimpiadi moderne Atene 1896

Atene 1896 – La prima Olimpiade della storia

Logo Atene 1896
Logo Atene 1896

116 anni fa, la prima Olimpiade della storia moderna. Là dove tutto ebbe inizio, in quella Atene in cui, più di 3000 anni fa, già si svolgevano le prime Olimpiadi della storia sportiva, si decise di tornare per la prima edizione a cinque cerchi della storia moderna. Fu la prima di sempre, almeno come oggi le conosciamo. Aperta ai soli atleti dilettanti, rigorosamente di sesso maschile, i primi Giochi Olimpici furono un successo, con 250 partecipanti rappresentarono il più grande evento sportivo del tempo. Fu Re Giorgio I che, alle 15.30 del 6 aprile del 1896 dette il via alla manifestazione, nella giornata d’indipendenza greca. Tutto partì dallo stadio Panathinaiko di Atene, con circa 80.000 persone presenti. I primi Giochi Olimpici della storia moderna prendevano il via.

Atene 1896: nove sport, quattordici nazioni

9 gli sport in programma: atletica, ciclismo, ginnastica, lotta, nuoto, tennis, tiro, scherma e sollevamento pesi. 14 le nazioni in gara: Austria, Bulgaria, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Svezia, Svizzera, Ungheria, Australia e Stati Uniti.

L’incredibile storia di Carlo Airoldi

L’Italia, non presente ufficialmente, sembra che abbia potuto contare su un certo Rivabella, che avrebbe partecipato a titolo personale nel tiro a segno. Carlo Airoldi, grande maratoneta del tempo, non riuscì a partecipare. Singolarissima la sua storia. Quando venne a sapere che l’Italia non avrebbe preso parte ai Giochi, decise di raggiungere con le sua sole forze la capitale Greca, attraverso un viaggio a piedi che da Milano lo avrebbe condotto fino ad Atene. Giunto in tempo per l’iscrizione alla maratona Olimpica, il Comitato Olimpico internazionale decise di non ammetterlo alla gara, accusandolo di professionismo, dato il compenso di 15 mila lire ricevuto durante la Torino-Marsiglia-Barcellona.




Maratona: successo di Spiridon Louis (Grecia)

Furono i Giochi di Spiridon Louis, unica medaglia greca della manifestazione. Il corridore di casa, che correva indossando il curioso gonnellino del corpo degli euzoni, finì la propria prova in 2h 58′, superando durante il percorso gli altri atleti in gara, partiti troppo forte e finiti stravolti dallo sforzo e in delirio per la fatica dei 40 km del percorso (allora la maratona si svolgeva sulla distanza di 40 Km) . Peccato per il nostro Airoldi, accreditato di un tempo nettamente migliore, 2h 40′. Louis fece gioire il pubblico di casa e, da semplice portatore d’acqua, divenne un vero e proprio eroe nazionale, coperto da onori e premi.

Dominio degli Stati Uniti

A dominare i Giochi furono gli Stati Uniti, forti di solamente 14 atleti, ma che riuscirono a conquistare ben 11 ori, 7 argenti e 2 bronzi. 46 invece le medaglie elleniche, solo 10 d’oro. James Connolly, studente dell’università di Harvard, fu il primo campione Olimpico della storia, capace di vincere il salto triplo nella giornata di apertura. Gli americani dominarono anche i lanci, – Robert Garrett vinse peso e disco – e nella velocità, con Thomas Burke vinse 100 e 400 metri. Il velocista statunitense stravolse le tecniche di partenza del tempo, partendo con le mani appoggiate alla pista come si fa ancora oggi, anziché effettuare una partenza in piedi. Nel mezzofondo è un australiano Edwin Flack che domina 800 e 1500 metri. Thomas Curtis, vincitore dei 110 metri ostacoli divenne famoso per essere stato rappresentato, in una storica fotografia dei 100 metri piani, con la caratteristica partenza rannicchiata. A questa edizione, inoltre, partecipò l’atleta più giovane della storia dei Giochi, tale Dimitrios Loundras, che vinse la medaglia di bronzo nelle parallele a squadre a 10 anni e 218 giorni.

Atene 1896: non solo atletica

L’atletica divenne la “Regina degli sport”, vero simbolo dei Giochi Olimpici, ma non mancarono le emozioni delle altre discipline. Il tedesco Carl Schumann vinse tre ori nella ginnastica e uno nella lotta greco-romana, oltre che ad un bronzo nel sollevamento pesi. Hermann Weingärtner, suo connazionale, fu l’atleta più medagliato, con sei allori conquistati tutti nella ginnastica. Particolari le storie di Robert Garrett e di Spiridon Velokas. Il primo, vincitore nella gara del lancio del disco, non aveva mai visto l’attrezzo che gli permise di vincere l’oro Olimpico, il secondo, terzo classificato nella maratona, venne squalificato per aver percorso parte della gara a bordo di un carro. Per quanto riguarda i protagonisti delle altre discipline, il francese Paul Masson vinse tre delle sei gare ciclistiche in programma e l’ungherese Alfréd Hajós due delle quattro gare di nuoto.

Da ora in poi Olimpiadi ogni quattro anni

Ma ciò che conta fu lo sdoganamento dei Giochi Olimpici verso la storia. Atene e la Grecia tornavano sul tetto del mondo, fotografia di un vecchio impero che per secoli fu alla guida del Mondo conosciuto. Da subito si stabilì che i Giochi si dovevano ripetere ogni 4 anni, periodo di pausa chiamato proprio Olimpiade. Durante il periodo di gare si fermarono guerre e popoli, sempre in attesa dei loro campioni, sempre in attesa di conoscere le imprese leggendarie di quello che divenne l’evento più importante e seguito della nostra storia sportiva.

*Rubrica a cura di Paolo Tani @Ta_ta_tane

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