F1 Silverstone 1998: al termine di una gara segnata dalla pioggia, il tedesco ottiene una delle vittorie più strane e controverse della sua carriera
La 12° vittoria di Schumacher in Ferrari (31° in totale), ottenuta nel GP di Gran Bretagna 1998, va annoverata di sicuro tra quelle più controverse in assoluto della storia della categoria. Questo GP, datato 12 Luglio 1998, è il fulcro di questa puntata della rubrica che ripercorre la straordinaria carriera del Kaiser, giunta ormai all’8° appuntamento.
Il teatro dell’evento trasuda di storia e di passione: la storia è data dal fatto che Silverstone è stato il primo circuito ad ospitare un GP della F1 moderna, il 13 Maggio 1950, con la tripletta sul podio dell’Alfa Romeo, con la vittoria dell’italiano Giuseppe Farina (iridato a fine stagione), davanti al connazionale Luigi Fagioli e all’inglese Reg Parnell; inoltre, questo è un luogo particolarmente caro alla Ferrari, che qui, il 14 Luglio 1951, ottenne la prima delle sue 221 vittorie in F1, con l’argentino Josè Froilan Gonzalen, detto “El Cabezòn“, al volante della 375; la passione per i motori, tipica del competente pubblico albionico, infine, è di casa nel circuito sito nel Northamptonshire, vero tempio della velocità d’oltremanica. Il campionato ’98 vede l’esplosione della rivalità Schumacher-Hakkinen, probabilmente la più forte e sentita della carriera del tedesco, che si concluderà, in quel di Suzuka, con il trionfo del pilota McLaren.
Il circuito di Silverstone nel 1998
Nato come aeroporto militare della RAF nel 1943, con la costruzione di tre piste disposte a triangolo, nei decenni il tracciato ha subito molte modifiche, prima di tutto tese a ridurre l’elevatissima velocità media di percorrenza del giro; l’ultimo intervento, operato in ottica 2010, è stato quello più radicale, portando ad un allungamento di circa 760 metri (da 5.140 a 5.891), allo spostamento della linea di partenza/arrivo e ad un mutamento pesante del layout. La versione della pista utilizzata nel Mondiale in questione, è stata la più longeva, con 13 edizioni del GP di Gran Bretagna disputate. Dopo la partenza sull’odierno International Straight, i piloti affrontano subito la veloce piega verso destra Copse, per poi lanciarsi nella sezione più famosa del circuito britannico, ovvero la spettacolare combinazione di curve veloci Maggots-Becketts-Chapel, superata la quale, i piloti si trovano sul rettilineo più lungo della pista, l’Hangar Straight, che conduce alla curva Stowe, dove l’anno dopo Schumacher si fratturerà la gamba destra. Dopo un altro allungo, si arriva alla frenata della Vale, curva a 90° a sinistra, seguita subito dopo dal curvone ad ampio raggio a destra Club; abbiamo, quindi, un nuovo rettilineo (Farm Straight) che porta alla “esse” sinistra-destra Abbey; un ulteriore breve allungo porta al Complex, il tratto finale, che comincia con la veloce curva a destra Bridge, per poi giungere alla Priory. Arriviamo alle ultime tre curve: prima c’è la Brooklands, altra piega a sinistra lenta, cui segue il lungo curvone a destra Luffield, dopo il quale si affronta la Woodcote, ormai una semicurva che lancia sul rettilineo dei box.
Il weekend di Silverstone
Il GP di Gran Bretagna apre la seconda metà della stagione; le prime 8 gare hanno visto un dominio assoluto della McLaren in qualifica (8 pole su 8, 5 di Hakkinen e 3 di Coulthard), mentre in gara la Ferrari si è rivelata molto competitiva, tanto che, nelle ultime gare, Schumacher ha recuperato gran parte del distacco sull’alfiere del team di Woking, Mika Hakkinen. La classifica piloti, dopo 8 gare, vede il finnico al comando con 50 punti, soli 6 in più del tedesco (44), con Coulthard 3° a quota 30; nei costruttori, la McLaren ha 80 punti, 11 in più della Ferrari (69); 3° è la Benetton, con 27 punti. Intanto, cominciano ad arrivare conferme sulla partecipazione della BAR al Mondiale ’99, con Villeneuve e Zanardi piloti (ma l’italiano firmerà con la Williams), sede inaugurata a Brackley (dove oggi c’è la Mercedes) e con il manager Craig Pollock che annuncia la fornitura dei motori progettati non ufficialmente dalla Renault e marchiati Supertec, gli stessi che avrebbero equipaggiato anche Benetton e Williams.
Nonostante Schumacher, appena una settimana prima, in una sessione di test sullo stesso circuito inglese,sia stato il più veloce, nelle libere del venerdì è solo 7°; davanti, ovviamente, ci sono le McLaren, con Coulthard che precede Hakkinen e le due Williams di Frentzen e Villeneuve, che sembrano aver ritrovato competitività. Al sabato, con il tempo di 1:23.271, Mika Hakkinen conquista la 6° pole dell’anno (7° in carriera ed 89° per la McLaren), precedendo di +0.449 la Ferrari di Michael Schumacher; in 2° fila, abbiamo un redivivo Jacques Villeneuve (Williams), a +0.831, e l’altra McLaren di David Coulthard (+1.039), alla peggior qualifica stagionale. Seguono, in terza fila, l’altro ferrarista Eddie Irvine (+1.165) e l’altra Williams di Frentzen (+1.171); quarta fila per la Jordan di Damon Hill (+1.271) e per la Sauber di Jean Alesi (+1.810); chiudono i primi dieci, l’altra Sauber di Johnny Herbert (+1.813) e la Benetton di Giancarlo Fisichella (+2.383). Curiosa penalità per Ralf Schumacher (Jordan) e per Olivier Panis (Prost): entrambi sono stati relegati in fondo allo schieramento per non aver passato la verifica prevista dall’art. 13.3 del regolamento, cioè non sono riusciti ad uscire in tempo utile dalla propria vettura con le gambe piegate all’indietro contemporaneamente senza essere ostacolati da parte della stessa vettura, procedura per uscire dalla monoposto in caso di incendio.Sin dal warm-up, comincia a cadere una pioggia battente, che si ferma poco prima della gara; tutti, così, devono montare le intermedie. Al verde, scattano bene davanti, con Hakkinen che mantiene la posizione davanti a Schumacher e a Coulthard, con Irvine che fa pattinare la sua F300 ritrovandosi 10°; bene anche Alesi, che è 4°, davanti alle due Williams, con Villeneuve scattato male dalla 3° piazzola.
VIDEO La partenza del GP di Gran Bretagna 1998
Schumi comincia subito ad insidiare Hakkinen, mentre Irvine inizia a risalire, passando prima Wurz poi Herbert alla Copse. Al 4° giro, Michael commette un errore che lo fa finire a più di 3 secondi da Hakkinen e lo espone agli attacchi di Coulthard; un giro dopo, alla staccata della Abbey, lo scozzese porta a compimento il sorpasso; nel frattempo, Frentzen passa Villeneuve per il 5° posto. Dopo 6 giri, Hakkinen si è involato al comando, con 5.3s di margine sul team-mate e 8.7s su uno Schumacher che sembra un pò in difficoltà; poco dietro, nel frattempo, Irvine si produce in una rimonta super: nel corso dell’8° giro, prima infila Hill alla Stowe, quindi, approfitta di un errore di Villeneuve alla Priory per passarlo ed entrare in zona punti. Le due F300, dopo un inizio a singhiozzo, diventano le monoposto più veloci in pista. Al 12° giro, Schumacher fa segnare quello che sarà il giro più veloce (1:35.704), con Irvine che sale in 4° posizione, superando anche Frentzen alla Copse. Le due Jordan finiscono in testacoda, con Hill che è il primo ritirato (14° giro); due tornate dopo, la stessa sorte toccherà a Frentzen.
VIDEO GP di Gran Bretagna 1998 – Coulthard supera Schumacher
Dopo 17 passaggi, le due McLaren comandano la gara abbastanza tranquillamente, con Hakkinen a precedere Coulthard di 3.9s e Schumi di 9.3s; la pioggia, intanto, aumenta d’intensità. Il dilemma, adesso, diventa se restare sulle intermedie o passare a quelle heavy rain; al 19° giro comincia il valzer dei pit stop con Fisichella; rientra anche Schumacher il quale, non avendo più treni di intermedie a disposizione, passa alle heavy rain, rientrando 5°. Coulthard rientra al 21° giro, mantenendosi sulle intermedie, a differenza di Hakkinen che, tornato ai box due giri dopo, passa alle gomme da bagnato pesante; intanto, Irvine passa Alesi grazie ad una sosta più rapida di quella del francese; subito dopo, Eddie passa Herbert e si installa in 4° posizione. In maniera un pò inattesa, la pioggia cala molto d’intensità, tanto che la pista non è più molto bagnata; ciò sembra premiare la scelta di Coulthard, che rimonta velocemente su Mika. Al 27° giro, doppio ritiro alla Woodcote: prima Herbert finisce nella ghiaia dopo un testacoda; poi Salo si gira giusto davanti alle McLaren, ritirandosi con l’acceleratore ko. Altro doppio ritiro per uscita di pista al 29° giro: protagonisti la Tyrrell di Rosset e la Minardi di Tuero; ha ripreso a piovere in maniera decisa. A causa della maggior quantità d’acqua sull’asfalto, Coulthard, che ha le intermedie, perde progressivamente contatto da Hakkinen; al 35° giro, grosso rischio corso da Patrick Head in corsia box, dove per poco non viene investito dalla Jordan di Ralf Schumacher. Tre giri dopo, svaniscono i sogni iridati di David Coulthard: nel doppiaggio della Tyrrell di Takagi, in staccata alla Abbey, lo scozzese perde il controllo della sua McLaren, insabbiandosi nella via di fuga. La pioggia, nel frattempo, cade davvero copiosa.
VIDEO GP di Gran Bretagna 1998 – Il ritiro di Coulthard
Tra il 39° ed il 40° giro, effettuano la seconda sosta i primi tre, nell’ordine Irvine, Hakkinen e Schumacher, con le posizioni che restano invariate. Trulli è protagonista di un’uscita di pista, mentre Verstappen si ferma con il motore Ford della sua Stewart rotto. Al 42° giro, Hakkinen è autore di un 360° all’altezza della curva Bridge, rientrando sul tracciato alla Luffield; questo errore costa al finlandese una decina di secondi; anche Barrichello è vittima dell’acquaplaning, uscendo di pista alla Copse e finendo contro le barriere. In questo momento, la pista è davvero allagata ed è un’impresa tenere dritte le monoposto; Hakkinen guida con circa 38 secondi di margine su Schumacher. Il vantaggio del finlandese, che si ritrova anche con l’ala anteriore leggermente danneggiata nella precedente uscita di pista, viene annullato dalla decisione dei commissari che, per motivi di sicurezza, fanno entrare in pista la safety car. Subito la pioggia smette di cadere e, al 49° giro, la vettura di sicurezza rientra in pit lane; Hakkinen è al comando, mentre Schumi commette un errore: tra lui ed il finlandese, infatti, c’era la Benetton di Wurz, doppiata; il tedesco passa l’austriaco subito prima del traguardo, finendo sotto investigazione. I colpi di scena non sono finiti qui, perchè, al 50° giro, Hakkinen va lungo alla Becketts lasciando la testa della gara al tedesco, che coglie la palla al balzo cominciando a girare velocissimo. Intanto, Wurz, alla Stowe, resiste ad un attacco all’esterno di Ralf Schumacher.
VIDEO GP di Gran Bretagna 1998 – Hakkinen sbaglia e Schumacher lo infila
Al 54° passaggio, anche Villeneuve finisce fuori alla Becketts, in seguito ad un testacoda, ma riesce a rientrare; sfortunato Alesi, che si ritira con il cambio rotto. Davanti, Schumi vola con la sua F300; a 5 giri dal termine, Michael ha 14.9s sul rivale e 16.3s sul compagno di squadra. La gara, nonostante manchino pochi chilometri alla bandiera schacchi, ha ancora molto da dire: per il sorpasso a Wurz in regime di bandiere gialle, viene comminato a Schumacher uno stop&go di 10 secondi; con un tempismo da antologia, però, i commissari comunicano la penalità alla Ferrari in ritardo, per l’esattezza a penultimo giro appena iniziato. Entrano in scena i cervelloni del Cavallino, Brawn su tutti.

Schumi, se entrasse subito ai box, avendo 20s su Hakkinen, rientrerebbe in 3° posizione, gettando al vento la vittoria; ed ecco il colpo di genio del muretto Ferrari: avendo a disposizione un bonus di 3 giri per scontare la penalità, si decide di farla scontare al tedesco all’ultimo giro; essendo il box della Rossa sistemato dopo la linea del traguardo, rientrando Michael la supererà. Ed è quello che effettivamente succede: tra lo stupore generale, il tedesco rientra ai box per scontare la penalità, e riparte; Hakkinen, attardato di 23 secondi, taglia nel frattempo il traguardo, pensando di aver vinto. La confusione è generale, tanto che neanche la regia manda la sovrimpressione con il nome del vincitore. Dopo secondi interminabili di attesa, arriva la comunicazione della vittoria del ferrarista, che diventa il primo (e finora unico) ad aver vinto una gara senza aver tagliato il traguardo, quantomeno non in modo canonico. Sul podio, insieme ai due contendenti, sale Irvine, che ha trovato un’ottima continuità, grazie a 6 podi nelle ultime 7 gare. A punti arrivano anche le due Benetton di Wurz e Fisichella, con Ralf Schumacher che regala il primo punto stagionale alla Jordan.
VIDEO GP di Gran Bretagna 1998 – Schumacher rientra ai box e vince la gara
Il finale controverso della gara scatena subito polemiche, con la McLaren che presenta una protesta formale; il reclamo viene respinto dalla FIA con questa motivazione: il ritardo con cui la comunicazione della penalità era arrivata alla Ferrari, non ha permesso a quest’ultima di avere un tempo sufficiente per poter far scontare al tedesco prima la penalità. Ron Dennis, dopo la decisione della Federazione, parla apertamente di una Ferrari favorita. Dopo questo caso, sempre la Federazione cambia il regolamento, prevedendo che, se viene comminato uno stop&go di 10 secondi ad un pilota e non c’è il tempo materiale per permettergli di scontarlo, la sanzione verrà trasformata in una penalità di 25 secondi sul tempo finale di gara. Il commissario indiano Nazir Hoosein, reo di aver comunicato in ritardo la penalità e già protagonista del caso “Selective Breaking” (leggi sopra), si vedrà ritirata la licenza FIA. Intanto, in classifica, Schumi accorcia a -2 su Hakkinen (56 a 54), mentre, nei Costruttori, la Ferrari è a soli 3 punti dalla McLaren (86 a 83).
F1 GP Gran Bretagna 1998 – Ordine d’arrivo:
Pos | Pilota | Vettura | Tipo | Giri | Tempo | Media |
1 | SCHUMACHER M. | FERRARI | F300 | 60 | 1h47m02,450s | 172,81 |
2 | HAKKINEN M. | McLAREN | Mp4/13 | 60 | a 22,465s | |
3 | IRVINE E. | FERRARI | F300 | 60 | a 29,199s | |
4 | WURZ A. | BENETTON | B198 | 59 | ||
5 | FISICHELLA G. | BENETTON | B198 | 59 | ||
6 | SCHUMACHER R. | JORDAN | 198 | 59 | ||
7 | VILLENEUVE J. | WILLIAMS | Fw20 | 59 | ||
8 | NAKANO S. | MINARDI | 198 | 58 | ||
9 | TAKAGI T. | TYRRELL | 026 | 56 |
RITIRATI |
|||
Pilota | Vettura | Tipo | Giri |
ALESI J. | SAUBER | C17 | 53 |
DINIZ P. | ARROWS | A19 | 45 |
PANIS O. | PROST | Ap01 | 40 |
BARRICHELLO R. | STEWART | Sf-2 | 39 |
VERSTAPPEN J. | STEWART | Sf-2 | 38 |
COULTHARD D. | McLAREN | Mp4/13 | 37 |
TRULLI J. | PROST | Ap01 | 37 |
ROSSET R. | TYRRELL | 026 | 29 |
TUERO E. | MINARDI | 198 | 29 |
HERBERT J. | SAUBER | C17 | 27 |
SALO M. | ARROWS | A19 | 27 |
FRENTZEN H. | WILLIAMS | Fw20 | 15 |
HILL D. | JORDAN | 198 | 13 |
*Articolo a cura di Gianluca Zippo @GianlucaZippo
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