F1 GP Portogallo 1993: in una stagione dominata da Prost e dalla Williams, il tedesco centra la seconda vittoria della sua carriera
F1 GP Portogallo 1993. Proseguiamo il nostro viaggio che ripercorre le 10 vittorie più belle (a nostro parere) di Michael Schumacher e, dopo aver rivissuto il primo, indimenticabile sigillo, quello di Spa ’92, ci spostiamo a domenica 26 Settembre 1993. Lo scenario è quello dell’Estoril (altrimenti denominato “Fernanda Pires da Silva”), pista breve (4.350 m nella versione dell’epoca) e abbastanza tortuosa, caratterizzata dal lunghissimo rettilineo dei box, da una prima curva verso destra molto rapida e dalla “Parabolica”, curvone destrorso molto veloce che riportava i piloti al traguardo. La gara viene ricordata per essere stata teatro del secondo successo nella massima categoria per il giovane tedesco all’epoca al volante della Benetton, e per il 4° Titolo Mondiale conquistato da Alain Prost, vero mattatore del campionato con la Williams.
La stagione 1993
L’annata si caratterizza per il ritorno del “Professore”, approdato alla corte di Sir Frank Williams dopo un anno sabbatico e i contrasti con la Ferrari del 1991, con il dichiarato intento di centrare la 4° corona iridata; inoltre, sapendo che anche il suo rivale storico Ayrton Senna era in trattative con la Williams, Prost fece inserire nel contratto la clausola che mai e poi mai la scuderia inglese avrebbe dovuto ingaggiare il brasiliano in quella stagione. Ad aiutare il francese nel suo intento, Patrick Head e Adrian Newey gli mettono a disposizione la fantascientifica FW15C, a tutt’oggi la vettura di F1 più avanzata mai costruita. Monoposto dalle linee pulite e sinuose e sempre equipaggiata dal propulsore Renault V10, il suo pezzo forte era la tecnologia presente sotto il cofano: dalle famigerate sospensioni attive al fly-by-wire(acceleratore elettronico), passando per l’ABS, il controllo di trazione elettronico, la telemetria molto avanzata e la trasmissione CVT a variazione continua, in seguito vietata dalla FIA perché attribuiva alla Williams un vantaggio sulla concorrenza che definire imbarazzante era dire poco.
L’andamento della stagione rispecchiò quanto visto nei test invernali, con il duo di Groove formato da Prost e dal figlio d’arte Damon Hill nettamente superiori agli avversari, in particolare in qualifica, conquistando ben 15 pole su 16. In gara, rispetto al 1992, il dominio non fu così netto, consentendo gli inserimenti di Senna (alla sua miglior stagione e autore di ben 5 vittorie, al volante della buona McLaren MP4/8, purtroppo per lui motorizzata Ford) e di Schumacher, soprattutto in caso di cattive condizioni meteo. Passando al tedesco, fu autore di un’ottima annata, trascinando la Benetton ad un nuovo 3° posto nei costruttori e battendo regolarmente Patrese, alla sua ultima stagione in F1. Il tutto nonostante la vettura, la B193A, almeno inizialmente risultava un semplice affinamento della macchina dell’anno prima, pagando un evidente gap in termini di evoluzione dell’elettronica nei riguardi della Williams; solo a stagione iniziata, con l’ingresso della versione B, la situazione migliorò decisamente, consentendo a Schumi di partire costantemente nelle primissime di file e di ottenere grandi risultati in gara. Infatti, prima della vittoria in terra lusitana, il pilota 24enne riuscì ad ottenere una prima fila (2° a Monaco), oltre a ben 8 piazzamenti sul podio (2° a Imola, Montreal, Silverstone, Hockenheim e Spa; 3° a Interlagos, Barcellona e Magny-Cours).
Il week-end dell’Estoril
14° prova su 16 del Mondiale 1993, Alain Prost approcciava al GP del Portogallo con il Titolo in tasca, nonostante fosse reduce da un ritiro per rottura del motore a Monza e la stampa non faceva che mettergli pressione, ricordandogli l’amaro finale della stagione ’83 e confrontando la stagione ’92 con quella in corso; inoltre, nell’immediata vigilia, Prost annunciò anche il ritiro a fine campionato. Il campione francese si presentava con 22 punti di margine sul compagno Hill, mentre Senna doveva vincerle tutte per sperare; quindi, al pilota di Lorette bastava mantenere il vantaggio sui 20 punti per tornare Campione del Mondo a 4 anni di distanza dall’ultimo iride. Per quanto riguarda le altre scuderie, fece il suo debutto un binomio destinato ad avere molto successo sul finire del decennio, quello formato da Hakkinen e laMcLaren, con il finlandese che andò a sostituire il deludente Michael Andretti, tornatosene inFormula Indy. Solo per questa gara, infine, la Jordan assunse l’italiano Michele Naspetti.
In qualifica, solito dominio delle Williams, con Damon Hill che centra la 2° pole della sua carriera in 1:11.494, precedendo di +0.189 Alain Prost; seconda fila tutta McLaren, con una grande sorpresa targata Mika Hakkinen, capace di precedere il ben più quotato team-mateSenna. Terza fila per Jean Alesi su Ferrari e per Michael Schumacher con la Benetton, rispettivamente a +1.607 e +1.909 dalla pole; chiudono la top ten Patrese (Benetton), Berger (Ferrari), Warwick (Footwork) e Blundell (Ligier).
La gara
Subito una sorpresa nel giro di formazione, con la Williams di Hill che non si avvia, costringendo l’inglese a partire dal fondo. Allo spegnersi dei semafori, Prost non è autore di uno scatto all’altezza, scendendo in 4° posizione; meravigliosa è la partenza di Alesi il quale, con una manovra impostata tutta all’esterno, beffa tutti e va al comando; al termine del 1° giro, il francese della Ferrari guida il gruppo davanti a Senna, Hakkinen, Prost, Schumacher eBerger, con Hill che, nelle retrovie, è già 18°. I primi passaggi sono caratterizzati dalla formazione di un vero e proprio trenino nelle posizioni di testa, causato da Alesi, il quale non riesce a fare il vuoto venendo al contrario incalzato da Senna, ma riesce a resistere grazie al poderoso V12 di Maranello; continua, intanto, la rimonta di Hill che, all’8° giro, passa la Sauberdi Wendlinger e sale in 10° posizione. Alesi continua a tener testa a Senna, mentre Prost e Schumacher si fanno minacciosi alle spalle di Hakkinen; Damon Hill, frattanto, continua la sua poderosa risalita e, dopo aver passato Brundle, Patrese e Berger, supera anche Blundell, al 19° giro, entrando in zona punti.
Partenza e 1° giro del GP del Portogallo 1993
Il giro seguente, vanno in fumo, insieme al motore Ford della sua McLaren, le residue chance di titolo di Senna, che è costretto a parcheggiare la monoposto nell’erba; Alesi e Hakkinen, intanto, vanno ai box rientrando, rispettivamente, 5° e 6°. Si ritrova, così, in testa Prost, conSchumacher a mezzo secondo e Hill 3°, mentre Hakkinen prova, invano, a passare Alesi. Al 22° giro rientra Schumacher per quella che sarà la sua unica sosta (stesso dicasi per i due dellaWilliams), al termine della quale rientra davanti ad Alesi e Hakkinen, cominciando subito a girare molto veloce, mentre Prost guida la gara con una quindicina di secondi su Hill. Con Schumacher che si avvicina sempre più alla seconda guida della Williams, il francese prova a costruirsi un margine per poter rientrare davanti al giovane tedesco della Benetton; ma, ritardando un po’ troppo la sosta, che avviene al 30° giro, Prost rientra dietro a Michael che, dopo il pit di Hill, guadagna la vetta del GP del Portogallo. Dopo la prima tornata di pit stop, al 32° giro, la situazione vede Schumi in testa, seguito da Prost (a 2.5s), Alesi (a 5.3s), Hakkinen (a 5.5s), Hill 8° (21.2s) e Berger (a 24.6s). Passa un giro ed esce di scena anche l’altra McLaren, con Hakkinen che esce largo dall’ultima curva e va a sbattere contro il guard-rail dalla parte opposta.
L’incidente di Mika Hakkinen
Brividi al 36° giro, quando Berger, a causa di un problema ad una sospensione, uscendo dai box perde il controllo della sua Ferrari, che vira tutta a sinistra attraversando il rettilineo e sfiorando la collisione con la Footwork di Warwick, e terminando la propria corsa contro le barriere. Al 40° giro, Schumacher è sempre al comando, con poco più di 3 secondi su Prost, mentre perde contatto Alesi, che viene avvicinato da Hill; proprio il francese del team di Maranello, al 45° giro, torna ai box per la 2° sosta. Qualche giro dopo, il leader Schumacher incontra seri problemi nel doppiare il pilota finlandese della Sauber JJ Lehto, 7° ed in lotta con Warwick per entrare in zona punti; il finnico, probabilmente, pensa che alle sue spalle ci sia Patrese e per ben 5 passaggi chiude continuamente la porta al tedesco, consentendo a Prost di riportarsi negli scarichi della Benetton. Questa ostruzione costerà cara a Lehto, poiché, al 52° giro, gli verrà inflitto uno stop&go di 10 secondi, che lo farà finire in 11° posizione; intanto,Schumacher non riesce a ricreare il gap che aveva in precedenza e Prost lo insidia a mezzo secondo; siamo al 54° giro.

A 10 giri dal termine, Prost continua ad infastidire da vicino Schumacher, mentre Hill è tranquillo al 3° posto; nel frattempo, escono di scena le due Lotus di Herbert e Lamy. Al 64° giro, Warwick e Patrese, in lotta per la 6° piazza, si toccano e vanno fuori, consentendo al pilota della Ligier Brundle di entrare nei punti. Al 68° giro, con il tempo di 1:14.859, Hill fa segnare il giro più veloce della gara. Nonostante resti molto vicino a Schumacher, Prost non riesce ad attaccare il tedesco, che conquista la prima vittoria del 1993, 2° in carriera, con il francese che si consola alla grande, con la certezza matematica del suo 4° trionfo iridato; Damon Hill, con l’altra Williams, si piazza 3°. Chiudono a punti anche Alesi (Ferrari),Wendlinger (Sauber) e Brundle (Ligier).
La battaglia tra Schumi e Prost e l’arrivo del GP del Portogallo 1993
F1 GP Portogallo 1993 – Ordine d’arrivo:
Pos | Pilota | Vettura | Tipo | Giri | Tempo | Media |
1 | SCHUMACHER M. | BENETTON | B193B | 71 | 1h32m46,309s | 199,748 |
2 | PROST A. | WILLIAMS | Fw15C | 71 | a 0,982s | |
3 | HILL D. | WILLIAMS | Fw15C | 71 | a 8,206s | |
4 | ALESI J. | FERRARI | F93A | 71 | a 1m07,605s | |
5 | WENDLINGER K. | SAUBER | C12 | 70 | ||
6 | BRUNDLE M. | LIGIER | Js39 | 70 | ||
7 | LEHTO J.J. | SAUBER | C12 | 69 | ||
8 | MARTINI P. | MINARDI | M193 | 69 | ||
9 | FITTIPALDI C. | MINARDI | M193 | 69 | ||
10 | ALLIOT P. | LARROUSSE | Lh93 | 69 | ||
11 | COMAS E. | LARROUSSE | Lh93 | 68 | ||
12 | De CESARIS A. | TYRRELL | 021 | 68 | ||
13 | BARRICHELLO R. | JORDAN | 193 | 68 | ||
14 | BADOER L. | BMS Lola | T93/30 | 68 | ||
15 | WARWICK D. | FOOTWORK | Fa14 | 63 | ||
16 | PATRESE R. | BENETTON | B193B | 63 |
RITIRATI |
|||
Pilota | Vettura | Tipo | Giri |
LAMY P. | LOTUS | 107B | 61 |
HERBERT J. | LOTUS | 107B | 60 |
BLUNDELL M. | LIGIER | Js39 | 51 |
ALBORETO M. | BMS Lola | T93/30 | 38 |
BERGER G. | FERRARI | F93A | 35 |
HAKKINEN M. | McLAREN | Mp4/8 | 32 |
SUZUKI A. | FOOTWORK | Fa14 | 27 |
SENNA A. | McLAREN | Mp4/8 | 19 |
KATAYAMA U. | TYRRELL | 021 | 12 |
NASPETTI E. | JORDAN | 193 | 8 |
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