
Nel momento in cui si inizia a prender confidenza con Twitter e si inizia a cinguettare, ovvero il classico verso con cui viene indicato un tweet, non puoi non accorgerti che uno dei giornalisti sportivi più seguiti in Italia è Vicente Azpitarte. Vicente è il biografo di Luka Modric, campione del Real Madrid, oltre che Senatore della XIII Legislatura, ed è diventato “famoso” nella piazza super affollata di questo social per dei commenti non propriamente gentili nei confronti dell’Inter. Un’ostilità che nel corso del tempo lo ha fatto divenire un nemico sportivo – perché ricordiamoci che si parla sempre di sport e non di una guerra, anche se alcuni di quei bontemponi nascosti da nomi fittizzi e immagini fake non lo capiscono e non lo capiranno mai – per i tifosi nerazzurri e un grande amico per i supporters bianconeri e rossoneri.
La nostra redazione, per comprendere meglio questa situazione, ha deciso di intervistarlo per parlare approfonditamente di lui e non solo:
Com’è stato scrivere la biografia di un campione come Luka Modric? Puoi raccontare le tue sensazioni e il tuo stato d’animo di quel momento?
“E’ stata un’esperienza meravigliosa. Anche dura ad esser sincero, ma indimenticabile. La sua vita è un vero esempio per tutti coloro che devono migliorarsi in ogni momento per vivere ed essere migliori. Modric è un esempio di vita”.
Nel 2018 Luka è stata scelta come vincitrice del Pallone d’Oro, secondo te è stato un successo meritato?
“Certo, è stato il miglior giocatore al mondo nel 2018 sia per quello che ha ottenuto con il Real Madrid, dove si è distinto come miglior giocatore di quell’anno, sia per la sua capacità di leadership con la squadra croata che ha guidato i suoi connazionali verso la finale. Inoltre, quell’anno vinse tutti i premi individuali in palio, compreso il miglior giocatore della Coppa del Mondo”.
Secondo le tue informazioni, Luka Modric è mai stato vicino al trasferimento all’Inter?
“Mai, non è stata una notizia vera. I rappresentanti di Modric hanno usato l’Inter per negoziare il rinnovo con il Real Madrid, e poi la stampa interista italiana ha perso la testa dicendo che il Real lo avrebbe ceduto gratuitamente all’Inter l’allora miglior giocatore del mondo”.
Ecco, se tutto questo non fosse mai accaduto, mostreresti oggi questa grande ostilità nei confronti dei nerazzurri?
“Ovviamente questo mi è servito per conoscere il pessimo lavoro della stampa più vicina all’Inter e tutti i complessi dei tifosi interisti che vivono nella continua voglia di dimostrare una falsa superiorità morale nei confronti dei club storici d’Italia”.
È proprio da quell’estate che sei diventato un vero idolo social per i tifosi della Juventus e del Milan. Ti aspettavi un così grande successo?
“No, ma sono molto grato a loro perché sono due squadre che rappresentano l’enorme storia del calcio italiano. Sono due club leggendari che mostrano il loro rispetto per il calcio”.
“L’Inter è il Chievo d’Europa” è uno dei suoi grandi successi. La curiosità è: come è nata questa frase?
“In risposta a una domanda di un tifoso, ho assicurato che Modric non avrebbe mai lasciato Madrid per una squadra inferiore come l’Inter. Un interista mi ha detto di non mancare di rispetto alla sua Inter a cui ho risposto: “L’Inter è per il Madrid quello che è il Chievo per l’Inter”. Quel giorno iniziò la leggenda del Chievo d’Europa”.
La tua antipatia per i nerazzurri è ancora maggiore di quella che hai da tifoso madridista per il Barcellona?
“Rispetto tutti i club, tutti loro. Compreso l’Inter e i suoi padroni di casa, ma non sopporto quelli che si credono più di quanto dice la loro storia. Non è tollerabile per un interista dare lezioni di qualsiasi genere ai supporters del Milan e della Juventus. Ed è anche colpa della stampa che sostiene questo folle scenario”.
Quale squadra ti piace di più dell’Italia? E chi vincerà il campionato italiano?
“Vedo il Milan molto bene da inizio stagione, ma non so come unirà le settimane in cui disputerà anche l’Europa League. Se l’Inter, dovesse riuscire ad avere una stabilità finanziaria che tiene motivati ??i suoi giocatori, potrebbe avere un’opzione tenendo conto che non gioca più in Europa. Per vincere la Serie A vedo che la Juve dovrà fare uno sforzo quasi storico, ma con Cristiano tutto può succedere”.
Mirko Di Natale
Twitter: @_Morik92_
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