Il gran lavoro di Oliveira viene premiato con una vittoria che ha tutt’altro sapore rispetto a quella in Austria. Morbidelli e Miller strepitosi mentre Pol Espargaro e Nakagami sono ormai certezze. Week end disastroso per Yamaha e Suzuki.
Miguel Oliveira – voto 10: In Austria era stato un mix di bravura e (tanta) fortuna a regalarli la prima vittoria in MotoGP, ma questa gara ha dimostrato che Oliveira a Spielberg non era lì davanti per caso. Un week end dominato, dove ha conquistato la pole e vinto per distacco rimanendo davanti a tutti dalla prima all’ultima curva. Meglio di così prima di passare nel team ufficiale non si poteva fare.
Jack Miller – voto 9: Gara bella ed intelligente la sua che sfrutta Morbidelli come riferimento all’inizio per poi studiarlo e sfoderare il sorpasso che gli regala la seconda posizione proprio all’ultimo giro. È pronto per il team ufficiale Ducati.
Franco Morbidelli – voto 9: Anche lui ha fatto una bellissima gara, prendendo col passare dei giri un ritmo molto simile a quello di Oliveira senza avere riferimenti, al contrario di Miller che non è riuscito a contenere all’ultimo giro. Ma il secondo posto sfumato non macchia una un’ottima prestazione con la quale ha conquistato il titolo di vice campione del mondo.
Pol Espargaro – voto 7,5: Ha onorato KTM fino all’ultima curva, ottenendo un buonissimo risultato prima di lasciare la casa austriaca. 12 secondi dal compagno di marca e suo successore nel team ufficiale sono sicuramente troppi, ma è sempre lì e nessuno con la RC16 è riuscito ad ottenere una costanza di rendimento come la sua.
Takaaki Nakagami – voto 7,5: Ancora una volta è la prima Honda al traguardo, ma questa volta partiva solo undicesimo, segno di un buon lavoro nel box anche quando le cose non vanno proprio per il verso giusto. Gli manca solo quel piccolo step per arrivare a giocarsi il podio.
Andrea Dovizioso – voto 7: Una gara in rimonta, anche se anonima per Dovi, conclusa con un buon 6° posto. Per il podio non c’è n’era, ma la brutta qualifica gli ha impedito di lottare per una posizione migliore. Sperava sicuramente di chiudere la sua avventura in Ducati con un risultato diverso.
Stefan Bradl – voto 8: È stata una piacevole sorpresa rivedere il tedesco davanti dopo un’intera stagione passata nelle retrovie. C’è la concreta possibilità che possa sostituire Marc Marquez anche nelle prime gara della prossima stagione, se fosse così deve ripartire con questo piglio.
Aleix Espargaro – voto 8: buon finale di stagione per lui che porta di nuovo l’Aprilia in top ten. Sono risultati incoraggianti da cui ripartire per la prossima stagione.
Alex Merquez – voto 5,5: Considerando che è un rookie e dopo le sciagurate gare di Valencia, Essere tornato tra i primi 10 è un buon risultato, ma è comunque la terza Honda al traguardo.
Johann Zarco – Voto 5: Un’altra top ten conquistata dal francese, ma è calato molto alla distanza rendendo meno di quanto le più che buone prove di venerdì e sabato lasciassero presagire.
Maverick Vinales – voto 5: Partito malissimo, è poi rimasto in coda al gruppo senza avere più la forza di risalirlo. Ad un certo punto, verso il finale di gara, a cominciato a girare sui tempi dei primi, nettamente più veloce di chi lo precedeva, ma ormai era tardi. Ennesima gara inspiegabile.
Valentino Rossi – voto 6: Ultima gara nel team ufficiale Yamaha complicata per il dottore, che però ci ha messo una pezza in gara arrivando aggrappato a quel gruppone che partiva da Pol Espargaro. Peccato per la brutta qualifica e un paio di errori in gara se no avrebbe potuto lottare per una posizione decisamente migliore. Anche lui come Vinales nel finale di gara ha trovato un ottimo ritmo, ma inutile ai fini del risultato.
Cal Crutchlow – voto 4,5: Corre la prima parte di gara da protagonista, ma gestisce male le gomme, ritrovandosi poi a perdere progressivamente posizioni. Peccato, per celebrare l’ultima corsa di un personaggio così iconico sarebbe stato giusto tutt’altro risultato.
Fabio Quartararo – voto 4: Anche lui come Crutchlow rimane nelle prime posizioni in partenza per poi scivolare indietro nel finale. Aveva detto di essere tornato a divertirsi, siamo sicuri che sia così? Deve lavorare su se stesso e ritrovare la serenità della scorsa stagione.
Alex Rins – voto 4: Gara anomala la sua, mai competitivo per tutto in week end, ma è tornato ad avere fastidio a quella spalla operata in apertura di stagione, tanto che dovrà valutare in questi giorni se sottoporsi ad un nuovo intervento.
Danilo Petrucci – voto 3: Mentre Miller arrivava secondo, e Dovizioso e Zarco chiudevano in top ten, non c’era modo di chiudere la sua avventura in Ducati peggiore che con questa brutta prestazione. Speriamo che una KTM almeno sulla carta adatta alle sue caratteristiche di guida, molto simili a quelle di Pol Espargaro, gli ridiano il giusto smalto.
Tito Rabat – voto 3: Ha concluso la sua carriera in MotoGP giungendo al traguardo ultimo e dopo aver rilasciato delle dichiarazioni completamente fuori luogo, dove ha affermato di aver dimostrato di essere un buon pilota, ma la realtà dei fatti è un’altra. Purtroppo in MotoGP non si è mai riuscito ad esprimere sui livelli della Moto2, e dispiace che abbia dovuto lasciare così la MotoGP, alla stessa maniera dell’ex compagno di squadra Karel Abraham lo scorso anno, ma sopratutto nell’ultimo periodo non ha mai dimostrato la velocità necessaria per rimanere nella top class.
Joan Mir – voto 5: Per sua fortuna tutti gli imprevisti possibili e immaginabili gli sono capitati a mondiale già vinto, perché ha dovuto affrontare un week end paradossale. Sabato si è qualificato ventesimo a causa di un problema elettronico, mentre domenica ha recuperato ben 8 posizioni in appena 2 giri, ma è stato troppo aggressivi nei sorpassi, e proprio a seguito di un contatto con Bagnaia gli è saltato il Traction control, cosa che gli è costata il ritiro. A fine gara a poi chiesto scusa per la troppa irruenza nel voler risalire la china. Un fine settimana disgraziato a fronte di una stagione meravigliosa.
Pecco Bagnaia – s.v: È stato travolto ad inizio gara da uno scalmanato Mir, che sbattendoli addosso gli ha fatto uscire per un momento la spalla dall’articolazione. Per fortuna nulla di grave quindi per Pecco, che però ha dovuto abbandonare la gara. Aveva bisogno di una buona prestazione per approcciare al meglio la prossima stagione, e questa purtroppo non è arrivato.
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