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MotoGP Europa 2020 – Le pagelle dei protagonisti

9 Novembre 2020 di Niccolò Spada Lascia un commento

Il massimo dei voti a Mir per la sua perfetta condotta di gara che l’ha condotto alla sua prima vittoria in MotoGP, ma anche ad un altro “protagonista”. Belle prestazioni anche per Rins, Pol Espargaro e Nakagami, invece ci si aspettava di più da Dovizioso. Week end da dimenticare per Yamaha e tutti i suoi piloti.

Joan Mir – voto 10: Grandissima gara per lo spagnolo che dopo una buona partenza ha sempre tenuto sotto controllo la situazione. Si è attaccato al suo compagno di squadra guidando visivamente più pulito di Rins, e ha fruttato alla grande il suo errore imprimendo un gran ritmo e conquistandosi una gara corsa in maniera perfetta e con grandissimo carattere. E adesso è ad un passo dal titolo.

Alex Rins – voto 9: Ha patto una gran bella gara, ma oggi Mir era veramente un osso duro. L’unico suo rimpianto può essere quell’errore a sette giri dalla fine con cui ha lasciato a Mir strada libera per imprimere il suo ritmo, sarebbe stato bello quantomeno vedere una battaglia fra i due compagni di squadra. Chissà dove sarebbe Alex senza quei pesanti errori in Austia e Francia…

Mir e Rins festeggiano al parco chiuso la doppietta Suzuki

Pol Espargaro – voto 9: È sembrato per tutta la gara leggermente più in difficoltà delle Suzuki davanti a lui, ma non ha mollato nulla arrivando a poco più di un secondo da Mir e circa mezzo secondo da Rins. Veramente una bella prova considerando lo stato di grazia della casa di Hamamatsu.

Takaaki Nakagami – voto 8.5: Dopo il brutto errore di Aragon si è ripreso alla grande giungendo al traguardo a meno di un secondo dal podio, trovandosi nuovamente ad essere il miglior pilota Honda. Quando corre senza pressione è ormai una garanzia.

Miguel Oliveira – voto 7.5: Bel week end per Miguel che è stato veloce in tutte le situazioni ed è anche riuscito a gestire al meglio il degrado della gomma in gara, portando a casa una bel 5° posto che sembrava il massimo possibile per il Portoghese. Sta lavorando in modo veramente encomiabile, e i risultati lo premiano.

Jack Miller – voto 7: Contrariamente a quelle che sono le sue caratteristiche, ha gestito bene in degrado della gomma, facendo un finale di gara in crescendo, però considerando il bizzarro week end dal punto di vista meteorologico era lecito aspettarsi qualcosa di più dall’australiano. È stato il primo pilota Ducati al traguardo, che vista la competitività della Desmosedici di questi tempi, non è poco.

Brad Binder – voto 6: È comunque stata l’ultima KTM al traguardo, ma considerando che stiamo sempre parlando di un rookie che ha corso con la pista in condizioni difficili è stata una gara positiva per il sudafricano.

Andrea Dovizioso – voto 5,5: Tutto sommato vedendo le difficoltà dei tutte le Ducati, si tiene a galla portato a casa un buon piazzamento che non può minimamente soddisfarlo, perché il vero Dovizioso ci ha dimostrato di essere molto più forte di così. Con questa ennesima opaca prestazione cala il sipario sulla sua corsa al titolo.

Johann Zarco – voto 5: Inizia la gara nel modo giusto, ma non gestisce bene l’usura della gomma, così nel finale va in crisi e perde ben tre posizioni nell’arco di pochi giri.

Dalilo Petrucci – voto 4.5: Acuto di Le Mans a parte, le prestazioni di Danilo per tutta la stagione si sono plafonate tutte nei pressi della top ten. Anche il venerdì e sabato dove le condizioni dovevano sorridere al siciliano, è riuscito a concludere le qualifiche solamente davanti a Savadori e Rabat. Si è spento, speriamo che il passaggio in Tech 3 lo riaccenda.

Franco Morbidelli – voto 6: Come successo al compagno di squadra ad Aragon, anche lui ha ha avuto problemi con la pressione delle gomme, quella anteriore per la precisione, salita alle stelle. Vista la situazione è stato bravo a portare la moto al traguardo.

Maverick Vinales – s.v: Una gara veramente invalutabile che suggella un week ed estremamente complicato per lo spagnolo, a cui ne è successa davvero una dietro l’altra. Se andiamo a valutare il suo distacco da Mir, al netto della partenza dalla pit-lane, possiamo dire che Maverick non sarebbe riuscito a lottare per le prime posizioni, ma deve essere stato un incubo correre partendo già svantaggiato su una pista in condizioni difficili e diverse rispetto a venerdì e sabato e senza l’ausilio della telemetria.

Fabio Quartararo – voto 4,5: In queste condizioni la Yamaha non è mai stata competitiva e Fabio sapeva di dover rischiare per tenere aperto il mondiale, ciò lo ha portato a scivolare in avvio di gara. Ma sicuramente Anche il francese ha subito un po’ la pressione e c’è anche da dire che quando si è vista l’acqua sulla pista Quartararo ha sempre faticato. Bravo comunque a rialzarsi e finire la gara.

Lorenzo Savadori – voto 6: Una sufficienza di stima per il collaudatore nostrano per aver preso questa Aprilia in uno dei week end più difficili viste le condizioni di una pista che peraltro neanche conosceva. In qualifica non ha sfigurato, mentre è stato caparbio a voler concludere la gara nonostante la caduta, e ci sarebbe anche riuscito se la sua moto non avesse avuto un problema tecnico ad appena due giri dalla fine. Avrà altri 2 fine settimana in cui migliorarsi ancora.

Pecco Bagnaia – voto 3: Ancora una caduta in un finale di stagione dove il pilota che si è conquistato il sedile della Ducati ufficiale sembra l’ombra di sé stesso. Sarebbe importante per lui ritrovare un bel risultato in queste ultime 2 gare per cominciare con il piede giusto l’approccio al prossimo anno. E poi ci manca vederlo la davanti.

Valentino Rossi – s.v: Periodo veramente iellato per lui. Fra le cadute di Misano, Barcellona e Le Mans, la pausa forzata a causa del covd e il ritiro di oggi a causa di un guasto elettronico al terzo giro dopo i salti mortali che il pesarese ha fatto per tornare a correre già alla prima delle 2 gare di Valencia, non raccoglie punti iridati dal quarto posto dal primo Gp di Misano. Non era mai successo in tutta la sua longeva carriera di non raccogliere nemmeno un punto su 4 gare disputate.

Aleix Espargaro – voto 3: Se anche quando riesce ad essere veloce ed efficace in tutte le sessioni indipendentemente dalle condizioni della pista non riesce a portare a casa il risultato, allora siamo messi male. Ennesimo errore in una stagione dove lo spagnolo ha sbagliato decisamente troppo. Vedremo se la competitività in questo gran premio è stato solo un caso o finalmente i tecnici della casa di Noale abbaino trovato la strada giusta.

Garret Gerloff – voto 8: Ha esordito in MotoGP nelle peggiori condizioni in cui potesse farlo: sopra la moto “pesante” di Rossi, con tutti i guai in cui si è trovato Yamaha questo week end, e su una pista difficile anche per i più esperti. È stato sorprendente vederlo a fine giornata davanti a Quartararo, meritandosi i complimenti dello stesso Valentino ma anche del rivale Jonathan Rea (che bel gesto da parte di Jonny!).

Dani Pedrosa – voto 10: Penso di non sbagliare se attribuisco una buona parte dei risultati raggiunti da KTM al buon Pedrosa. Non voglio togliere merito ai piloti della casa austriaca, però chissà perché sui circuiti dove aveva già girato Dani, Le KTM sono andate subito forte. Sempre. Un bello smacco dato a Zarco, che aveva aspramente criticato il suo operato appena un anno fa, e lanciando indirettamente anche un messaggio a Lorenzo (se lo vorrà cogliere), ovvero che sé vorrà fare davvero il tester a tempo pieno dovrà cambiare radicalmente modo di comportarsi.

Yamaha – voto 0: Da venerdì sono solo state brutte notizie una dietro l’altra, e anche in gara la tendenza non si è invertita, anzi. Martoriato il povero Vinales, ma anche tanta sfortuna per Morbidelli e Rossi, mentre le speranze di Titolo di Quartararo sono ridotte al lumicino. Non c’è altro da fare se non archiviare subito questo fine settimana nero per la casa di Itawa e cercare di concludere al meglio la stagione.

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