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MotoGP Teruel 2020 – Le pagelle dei protagonisti

28 Ottobre 2020 di Niccolò Spada Lascia un commento

Un solo 10 nelle pagelle di oggi, ed è tutto per Franco. Ottimi voti per un nuovamente bravo Rins e un monumentale Zarco, che si prende la Ducati sulle spalle. Insufficienze di incoraggiamento per Nakagami e Marquez, mentre Dovizioso e Vinales si prendono il titolo di delusioni di giornata

Franco Morbidelli – voto 10 e lode: Vittoria netta ottenuta con una prestazione tanto tosta quanto pulita, veramente da campione. Oltre la prestazione va sottolineato il modo con il quale sabato, in conferenza stampa, al risposto a chi gli chiedeva se avesse aiutato Quartararo nella lotta al titolo. La serenità e la freddezza, che sono le stesse armi che ha usato in gara per vincere, con cui ha replicato domandando a sua volta “chi lo dice che sono fuori dalla lotta per il campionato” descrivono esattamente il modo di essere e lavorare di Franky: consapevole dei propri mezzi e dell’obbiettivo che vuole raggiungere, lavora in modo determinato e silenzioso per raggiungerli, lontano dalle luci della ribalta. E no caro Max Oxley, questo non si chiama eterno ottimismo. Campione nel modo di essere, comunque vada. Chapeau!

Morbidelli podio
Morbidelli alza il trofeo su gradino più alto del podio

Alex Rins – voto 9: Non gli è bastato andare più forte di settimana scorsa per salire nuovamente sul gradino più alto del podio, ma fino a che ne ha avuto possibilità non ha mollato, e quando ha capito che vincere non era possibile non ha fatto nessuna follia, gestendo la ormai acquisita seconda posizione. Prestazione bella solida anche la sua.

Joan Mir – voto 7,5: Altro podio che forse allo spagnolo andrà stretto, ma che gli permette di rinforzare la sua leadership in campionato e lo proietta come reale favorito al titolo in vista della gare di Valencia. Di consistente e consistente ed, almeno fini ad ora, non ha mai mostrato di soffrire troppo la pressione. Può davvero farcela.

Pol espargarò – voto 8: Domenica scorsa aveva subito addirittura lo smacco di arrivare dietro Binder, oltre che aver avuto una guida disastrosa (chiedere a Petrucci per informazioni). Però grazie al duro lavoro alla fine ha trovato la quadra, andando a chiudere ai piedi del podio.

Johann Zarco – voto 9: Si carica sulle spalle l’intera Ducati e fa chiudere la moto di Borgo Panigale al 5° posto. È stato l’unico pilota Ducati ad essere rimasto nelle posizioni di vertice dall’inizio alla fine, facendo funzionare bene la Desmosedici, e utilizzando anche la testa nei duelli con Espargarò, che lo riuscirà a passare, sia con Oliveira, che invece gli arriverà dietro, dove i due alfieri KTM hanno fatto mota fatica nonostante andassero di più forte del francese nel finale. Davvero tanti complimenti per la sua gara.

Miguel Oliveira – voto 7,5: È mancata solo la ciliegina sulla torta, ovvero il mancato sorpasso nel finale su Zarco, per rendere quasi perfetta la sua prestazione. È ancora troppo altalenante nei risultati, ma può migliorare molto.

Maverick Vinales – voto 4: È vero che nel male sta mostrando comunque una certa costanza di rendimento, ma non può pensare di lottare veramente per il mondiale andando avanti di questo passo. Sembra sempre molto più efficace in prova che in gara e questo non lo capisco proprio. Poi nelle interviste post gara riesce ad essere forse ancora più irritante dichiarando che contro le Suzuki si può solo pregare. Dimentica però che con una Spec-A, una moto meno evoluta delle ufficiali di cui sono dotati lui, Rossi e Quartararo, Morbidelli ha dominato il gran premio. Ormai si è rassegnato per la lotta al titolo e questo, per colui che dovrebbe rappresentare il presente e il futuro di Yamaha, è inaccettabile.

Fabio Quartararo – voto 4,5: Un’ altro dei grandi delusi di giornata, ma almeno a differenza del compagno di marca non si è arreso ed ha tutta intenzione di lottare per il titolo a partire da Valencia. Per quanto riguarda questa gara c’è solo un aggettivo che mi viene in mente per definirla: mediocre. Può e deve fare molto meglio.

Iker Lecuona – voto 7: Dopo un’ inizio di campionato complicato, come può esserlo per un rookie, si porta a casa un risultato più che incoraggiante. Peccato per alcuni errori qua e là durante la gara, se no poteva arrivare anche più su.

Danilo Petrucci – voto 5,5: Un decimo posto è comunque un risultato deludente, ma ha comunque messo una pezza in uno dei week end più complicati per la Ducati da molti anni a questa parte.

Cal Crutchlow – voto 4.5: Riesce sempre a qualificarsi bene, ma poi mai ad essere realmente efficace in gara. Nonostante alla fine di questa gara abbia accusato un dolore alla spalla, e quindi fisicamente ha sicuramente ancora qualche problema, da lui mi aspetto di più. Ne vale anche per la sua carriera, perché questi risultati non lo aiutano a trovare una sella per il prossimo anno.

Stefan Bradl – voto 5: Porta a conclusione un gara migliore rispetto a quelle precedenti, ma è ancora troppo poco per una sufficienza visto il potenziale della moto.

Andrea Dovizioso – voto 3: Quello che fa incazzare più dei deludenti risultati, è l’atteggiamento che sta tenendo in questi gran premi dove la Ducati fatica. Sembra che ogni sessione che va male sia la scusante per andare male anche la prossima. Così, con ancora tre gran premi alla fine del campionato, lui si è già arreso. Mi viene da pensare al 2017, quando Dovi arrivò all’ultima gara con ben 21 punti di svantaggio sul Marquez, ma lui ci credeva ancora ed ha lottato fino alla fine, concludendo il campionato nella ghiaia del Ricardo Tormo per tentare di vincere. A tre anni di distanza sembra di avere di fronte, almeno sotto il punto di vista caratteriale, la brutta copia di quel Andrea Dovizioso che tanto ci fece sognare. Tornando al presente, i sorpassi subiti dopo essere stato passato da Aleix Espargarò non sono stati dovuti alla moto, ma al suo crollo mentale, sintomo che tra difficoltà con le gomme e tensioni interne nel team al forlivese, fin dal principio, è mancata la serenità per tentare il colpo grosso. Dispiace perché sta perdendo una grande occasione per se stesso, desolante.

Takaaki Nakagami – voto 5: Sabato è stato messo sotto pressione dai giornalisti che l’hanno definito come il favorito per la vittoria. E lui che dalla prima fila non era mai partito e che non ha ancora centrato un podio nella classe regina, figuriamoci sentir parlare di vittoria, si è lasciato sopraffare dalla tensione ed ha commesso un errore stupido al primo giro. Tutta esperienza in vista delle prossime gare e della prossima stagione, quando avrà a disposizione un Honda Ufficiale. È stato un vero peccato perché portare a casa un buon risultato voleva dire rimanere in piena corsa anche per il mondiale, ma sicuramente non era pronto per un tale obbiettivo.

Nakagami ai box
Nakagami disperato al ritorno ai box dopo al caduta in gara

Alex Marquez – voto 5: Alex è un rookie, ed ha fatto un errore da rookie. È un peccato perché era in lotta per il podio, ma errori come questi sono importantissimi per la crescita di un pilota. Si rifarà presto.

Aleix Espargaro – voto 6,5: Stava per centrare il miglior risultato stagiona quando, a pochi chilometri dalla fine della gara, gli si è rotto il motore. Sfortunato.

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