Analisi sull’ultimo acquisto in casa rossonera: dove e come potrà trovare spazio l’ex bresciano?
In attesa di vedere cosa accadrà negli ultimi giorni di mercato, finora è senza dubbio Sandro Tonali il fiore all’occhiello della campagna di rafforzamento del Milan. Il suo acquisto ha un significato ben preciso: Maldini e Massara vedono nell’ex giocatore del Brescia il faro del centrocampo rossonero presente e futuro; in caso contrario, la società non avrebbe investito una cifra così importante per un classe 2000 con una sola stagione in serie A.
Giovane ma non troppo – Tonali è molto giovane, vero, ma non un bambino visto che è già nel giro della Nazionale e Donnarumma (che ha solo un anno in più di lui) è titolare inamovibile da anni. All’estero quelli bravi vengono fatti giocare anche minorenni, Tonali potrebbe rappresentare un cambio di rotta importante sotto questo punto di vista.
Più Albertini che Pirlo – Con la premessa che l’obiettivo di ogni giocatore dovrebbe essere quello di essere prima di tutto se stesso, con l’ex bresciano sono già stati fatti i primi confronti. C’entra poco con Pirlo (con cui avrebbe formato una coppia perfettamente assortita), più simile ad Albertini rispetto al quale Tonali ha meno senso tattico ma più dinamismo, tanto che oltre che come mediano può ricoprire anche il ruolo di mezz’ala. In sostanza, è una sorta di evoluzione dello storico numero 4 rossonero.
Dove può giocare – Tonali è perfetto in un centrocampo a 2, compatibile sia con Kessie che con Bennacer. In alternativa può giocare da mezz’ala in uno schieramento a 3. Tante soluzioni per Pioli poi l’ultima parola spetterà come sempre al campo.
*Articolo scritto da Luca Cordani
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