Giorgio Perinetti, ex responsabile settore giovanile Juve e direttore sportivo di diverse società di A, e Romeo Agresti, corrispondente Goal.com, sono stati ospiti alla nuova puntata di “Juventus Divanum”. Ecco quanto trascritto da Road2Sport.com:
Romeo Agresti: “Higuain? Ho ben pochi dubbi che la Juve cercherà una nuova collocazione ad Higuain. La società lo aveva già venduto due stagioni fa, lo avrebbe fatto anche nell’ultima. Il suo valore a bilancio pesa 18mln. Non ci sono ancora convocazioni ufficiali dei giocatori che non sono ancora a Torino. La società ufficialmente ha ribadito che Higuain non ha mai detto di non voler tornare. Forse la verità sta nel mezzo, lo interpreto come un campanello d’allarme”.
Giorgio Perinetti: “Ho mai avuto l’occasione di tornare? Ce ne sono state due per la verità: quando ero al Siena e alla Juve c’era Secco, ma più concretamente quando mi contattò Bettega e fui convocato da Blanc in sede anche per ristrutturare l’area sportiva. Marotta fu contattato l’anno prima ma non voleva lasciare la Sampdoria, il tentativo di Bettega e Blanc quindi andò a vuoto perché poi Beppe si accasò alla Juve”.
Giorgio Perinetti: “Io avevo fatto un contratto con la Juve molto tempo prima, negli anni 90 quando a chiamarmi fu Montezemolo. Avevo firmato un pre-contratto, ma Ferlaino non volle lasciarmi andare. C’era già Maifredi. La società voleva affidarmi il settore giovanili, avevamo contattato Viscidi e Solzoni che erano allenatori molto in voga all’epoca. L’andamento incerto della prima squadra tarpò le ali, tornò poi Boniperti e naufragò tutto”.
Giorgio Perinetti: “La Juve è la squadra a cui serve meno, è già in testa e in lotta su tutti i fronti. Per adeguarsi alla riforma Sarriana, deve fare qualche cambiamento a centrocampo. Magari Paratici potrebbe cercare un giocatore adatto al gioco di Sarri, come Jorginho del Chelsea“.
Giorgio Perinetti: “Se la Juve ha pensato di cambiare Marotta, significa che serviva un management più giovane dove ha accentrato diversamente i compiti. Alla Juve ci sono comunque figure valide in grado di svolgere al meglio il proprio lavoro”.
Romeo Agresti: “Milik? Chiesa? Di Maria? Jesus? Sono nomi veri, la Juve li segue. Ma non è detto che li prenda. Io mi aspetto che la Juve scremi l’organico, abbassi i costi. E’ questa la priorità. Poi opererà”.
Giorgio Perinetti: “Sturaro? Tra Juve e Genoa c’è stata intesa sul mercato. C’era stata questa idea di riportarla, lui è cresciuto nel settore giovanile e per me è stato un acquisto importante. Anche per le caratteristiche temperamentali del giocatore, c’era bisogno di spessore. Critiche sul costo? Le critiche non mi interessano. Le società trovano delle soluzioni per riuscire ad intavolare le cifre, cercando di rispettare quello che è il bilancio. L’unico pagamento cash visto in vita mia fu fatto dal Milan per Piatek alla cifra di 32mln”.
Giorgio Perinetti: “Romero? Ha debuttato contro la Juve, non si fece condizionare contro CR7. E’ stata la prima a muoversi, a volerlo, ha fatto bene a lasciarlo a Genova un anno. Forte di testa, veloce, ha un anticipo che ricorda il miglior Cannavaro, deve migliorare con la palla. La Juve ha tanti giocatori forti nel reparto difensivo, bisogna vederlo se portarlo a casa oppure fargli fare un altro anno in prestito. A mio parere è un giocatore da top club”.
Giorgio Perinetti: “Kouame? Chiesi a Preziosi fermamente di acquistarlo dal Cittadella, per me ha fatto bene la Fiorentina a prenderlo. Era saltato prima un trasferimento in Premier. E’ un giocatore molto bravo, giovane, veloce e di testa vince sempre i duelli aerei”.
Giorgio Perinetti: “Prossima squadra? Prima che succedesse la pandemia, avevo avuto contatti con diverse società tra cui una possibile esperienza all’estero. Ho ancora voglia di fare questo lavoro, non avrei timore di lavorare in una big”.
Romeo Agresti: “Scambio Mandragora-Cristante? La Juve ha la possibilità di riportarlo a Torino, sarei stupito se rimanesse. Nella logica degli scambi, magari può diventare una pedina utile per arrivare ad altri giocatori”.
Lascia un commento