Indre Sorokaite: “Il tie-break in Cina un momento magico, non abbiamo mai mollato. Siamo un grande gruppo. Ogni giorno lavoro al massimo, orgogliosa di vestire la maglia dell’Imoco. Ed a Tokyo…”
Uno scudetto, la Supercoppa Italiana ma, soprattutto, il Mondiale per Club. È stato un 2019 da incorniciare per l’Imoco Conegliano, con le ragazze venete salite sul tetto del mondo per la prima volta nella loro storia, riportando il titolo nel nostro Paese dopo ben 27 anni. Una società giovane capace, con il lavoro di diventare un vero e proprio fiore all’occhiello dell’Italia pallavolistica, con sette trofei in otto anni di vita. La Redazione di “Road2Sport.com” ha contattato, in esclusiva, la schiacciatrice dell’Imoco e della nazionale azzurra Indre Sorokaite.

Nella semifinale mondiale, nel quinto set, eravate ad un passo dalla sconfitta. Nove match point annullati, poi, ed una super rimonta. Cos’è scattato nelle vostre menti? Lì avete capito che potevate vincere il trofeo?
“Il segreto è che siamo una squadra di 14 elementi tutti intercambiabili, con caratteristiche diverse che si integrano e si completano bene, quindi il gruppo può far fronte a qualsiasi situazione grazie a questa importante risorsa che ci permette di ovviare alle situazioni difficili. Quel tie break in Cina è stato un momento magico: non abbiamo mai mollato, mai. Dopo i primi punti che abbiamo recuperato ci siamo guardate negli occhi e avevamo la consapevolezza di potercela fare. Non abbiamo mai pensato a quanto eravamo vicini alla sconfitta, ma solo a quanto ci mancava per vincere la partita, e alla fine ce l’abbiamo fatta”.

Conegliano ha riportato in Italia il titolo mondiale dopo 27 anni. Tra semifinale e finale battute le formazioni che avevano vinto le ultime quattro edizioni. Un’impresa sportiva o c’era consapevolezza di poter portare a casa la coppa?
“I presupposti c’erano, siamo una squadra costruita per andare fino in fondo a tutte le competizioni. Ma a volte non basta avere nomi importanti e top player in squadra, ci vuole l’amalgama e il fattore-gruppo, e noi ce l’abbiamo, la rimonta della semifinale come detto ne è una dimostrazione. La forza di avere un gruppo con giocatrici diverse che si completano e che giocano tutte per lo stesso obiettivo è la qualità speciale dell’Imoco Volley, l’abbiamo dimostrato al Mondiale dove abbiamo battuto le squadre top del Mondo, e c’erano proprio tutte! Ma non solo in Cina, anche nel campionato pur cambiando spesso la formazione abbiamo fatto finora un bel cammino e siamo in testa, ora guardiamo ai prossimi impegni che ci aspettano tra Coppa Italia, Champions e la corsa dei play off scudetto”.
Nella scorsa stagione è arrivato lo scudetto; in questa, Supercoppa Italiana e Mondiale per Club. L’obiettivo è, ora, la vittoria in Champions League oltre a riconfermarvi in campionato?
“Giochiamo per arrivare più avanti possibile in tutte le competizioni, non solo nella Champions. Finora è andata bene, ma sappiamo che avremo avversarie tostissime, sia in Europa che in Italia e che dovremo combattere molte battaglie. Ma quest’anno penso che dipenderà più da noi che dalle avversarie, sappiamo che se giochiamo al massimo e non commettiamo errori abbiamo le potenzialità per battere chiunque, quindi i successi finali dipenderanno da noi e dalla nostra capacità di non sbagliare nei momenti decisivi, imponendo il nostro gioco”.
Lei, insieme a Monica De Gennaro, è tra le più esperte del gruppo. Siete un po’ le guide soprattutto per le più giovani?
“Lo spero. Ogni giorno lavoro al massimo ed è bello quando le compagne più giovani mi chiedono un consiglio o un giudizio. Non mi sento vecchia eh? questo è certo, però mi fa piacere poter essere considerata un esempio per le ragazze che si affacciano a questo mondo”.
Sette anni di storia ed otto trofei vinti. Una media altissima. Quanto vi inorgoglisce essere il fiore all’occhiello

della pallavolo femminile italiana ma di tutta l’Italia sportiva?
“Per me è un grande orgoglio e un bel traguardo personale della mia carriera. Ho raggiunto una maturazione e una consapevolezza che mi ha permesso di arrivare a giocare in un top team mondiale come l’Imoco, essere degna di giocare con una squadra del genere è per me una grande soddisfazione. Abbiamo riportato in Italia il titolo mondiale per club dopo tanti anni, giochiamo ai massimi livelli in Italia e a livello internazionale, sono e siamo orgogliose di vestire questa maglia”.
Dal club alla nazionale, l’Italia è reduce dal secondo posto nel Mondiale e terzo agli Europei. Alle Olimpiadi di Tokyo si punta all’oro?
“Dire che puntiamo all’oro è un po’ azzardato, puntiamo ad essere al massimo della forma in quel momento e poi si vedrà, la concorrenza è forte, ma non è che ci nascondiamo. La cosa più importante era qualificarsi, questa è già una bella tappa, per me sarà la prima Olimpiade ed è un grande onore. Dicono che il difficile sia qualificarsi, noi ce l’abbiamo fatta e quest’estate ci giocheremo le nostre carte con entusiasmo”.
Indre Sorokaite giocatrice giramondo. A Conegliano ha trovato il suo habitat naturale?
“Mi piace questa definizione di giramondo! Sono partita dalla Lituania dove ho sperimentato la rigidità della scuola russa, poi la formazione tecnica che ho avuto in Italia e ho vissuto anche l’esperienza in Giappone che è stata importante. Mi manca tra le grandi scuole del volley il Brasile, ma non si sa mai, mentre la scuola americana l’ho vissuta giocando fianco a fianco a tante compagne statunitensi. Ecco, penso che proprio grazie alla formazione che ho avuto in tante esperienze diverse ora posso essere qui ed avere un ruolo nella squadra campione del mondo”.

Si ringraziano per la disponibilità Indre Sorokaite e l’Imoco Conegliano
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