ESCLUSIVA R2S – Giulia Anello (Mediagol): “Napoli e Roma dovevano intervenire sul mercato, gran colpo Piatek per il Milan. Sulla lotta Champions e salvezza…”
ESCLUSIVA R2S – Giulia Anello. La sessione invernale di calciomercato si è chiusa senza botti, con nessun colpo ad effetto e le grandi immobili sul mercato in questa sessione, eccetto il Milan che ha cambiato in attacco cedendo Higuain ed ingaggiando Piatek. Per analizzare questo lungo mese di trattativa (era davvero necessario prolungarlo?), la Redazione di Road2Sort.com, presente nei saloni dell’Hotel Da Vinci, ha intervistato – in esclusiva – la collega Giulia Anello di mediagol.it.
Un mercato invernale con pochi colpi. A chi diamo la palma di Regina del mercato?
“La sessione invernale è stata decisamente sottotono, ma penso come la Juve sia la formazione rinforzata meglio in questo mercato. Considerato l’obiettivo dei bianconeri e la sessione estiva, il club degli Agnelli merita un grande elogio”.
Palma alla Juve, quindi. Ieri, però, si è infortunato anche Chiellini. Non era il caso, forse, di tenere Benatia oppure ingaggiare un altro difensore?
“Questo sicuramente, perché in un campionato lungo e difficile come quello italiano può accadere di tutto. È pur vero, però, come la Juve abbia una panchina dal valore delle altre 19 formazioni militanti nel nostro torneo. Se la dirigenza bianconera ha optato per questa situazione, avrà di sicuro le sue buone ragioni”.
Il Milan ha venduto Higuain ed ha ingaggiato Piatek. Può essere definita un’operazione intelligente e vantaggiosa, considerata la differenza d’età tra i due, oppure i rossoneri hanno perso dal punto di vista tecnico?
“Higuain al Milan non è riuscito a dimostrare le sue caratteristiche e le sue qualità; ecco perché la reputo una mossa molto intelligente. Nel momento in cui non si crea feeling tra il calciatore e la piazza, cambiare è una soluzione importante. Piatek sembra davvero rispecchiare in pieno le qualità cercate da Gattuso per rinforzare l’attacco abbastanza sterile in questo inizio di campionato”.
Il Napoli non ha operato sul mercato in entrata, come spesso accade a gennaio. La società azzurra ha operato la scelta migliore oppure poteva essere acquistato un puntello a centrocampo?
“Credo che il centrocampo aveva bisogno di un rinforzo, di un calciatore in grado di regalare fantasia in mezzo al campo. Ancelotti, però, è un tecnico che conosce abbastanza bene le caratteristiche dei suoi calciatori e la squadra la vedo ben dotata. Va ricordato, poi, che raggiungere la Juventus in campionato, al momento, appare decisamente impossibile”.
Anche le romane sono state ferme sul mercato. Giusto o sbagliato? Considerato come abbiamo ancora negli occhi l’1-7 incassato dai giallorossi contro la Fiorentina.
“La gara di ieri è stato un brutto colpo per la Roma; sconfitte così pesanti portano, in genere, un peso importante sulle spalle. Mi auguro, però, che non infici il campionato dei giallorossi. La Roma, però, doveva approfittare di questa sessione invernale per rinforzare un po’ la rosa”.
L’Inter è riuscita a tenere Perisic. È stata la scelta gusta tenere il croato oppure era meglio cedere l’ala considerato il malumore del ragazzo per poi puntare su un profilo più motivato?
“Un giocatore che ha la valigia pronta sin dall’inizio di questa sessione, credo sia abbastanza inutile tenerlo in squadra. Quando si è scontenti e motivati, poi, non si rende in campo come si dovrebbe. Credo che sarebbe stato più giusto accontentare le volontà di Perisic”.
La lotta per la Champions League è quella che terrà banco n Serie A fino alla fine del campionato. Considerando Juve e Napoli con il pass in tasca, quali possono essere le altre due?
“Guardando questa prima parte di campionato, è quasi impossibile riuscire a dare una risposta certa. Ho notato un continuo braccio di ferro tra le squadre impegnate nella lotta Champions e per questo preferisco tenermi sul vago”.
Proviamo a sbilanciarci, allora, sulla lotta salvezza?
“Anche lì credo sia abbastanza difficile; non è un campionato con grandi margini per giudicare. Credo sia equilibrata sia la parte alta della classifica che le zone basse”.
Non diamo spacciato nemmeno il Chievo Verona?
“Beh, quello ormai è quasi palese. Non credo ci siano grandi possibilità per i clivensi; la speranza, però, è l’ultima a morire, il pallone è rotondo, quindi…”.
Ringraziamo per la cortesia e la disponibilità la collega Giulia Anello
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