Giro d’Italia 13ma tappa: lo sprinter della Quick Step rimonta Coledan e cala il tris vincendo la tredicesima tappa regolando Bennet e Van Poppel. E da domani c’è lo Zoncolan

Giro d’Italia 13ma tappa. La sconfitta di ieri sul traguardo di Imola Elia Viviani non l’aveva proprio digerita. Staccatosi all’ingresso dell’Autodromo sotto una pioggia torrenziale aveva dovuto dire addio alla possibilità di fare lo sprint; ebbene oggi, nella tappa che ha portato i corridori da Imola a Nervesa della Battaglia per un totale di 180 chilometri si è preso la sua bella rivincita battendo tutto il gruppo con uno sprint degno di un campione pistard com’è lui. La sua vittoria è degna di essere incorniciata per la potenza espressa, già perché Marco Coledan della Wilier Triestina ha pensato bene di scompaginare i piani delle squadre dei velocisti tentando un attacco poco prima del triangolo dell’ultimo chilometro ed è stato in quel momento che Viviani ha dato fondo non solo a tutte le sue energie ma alla sua classe di sprinter riprendendo il fuggitivo a 300 metri e mettendo la sua ruota davanti a Bennet e Van Poppel.
Cronaca
Una tappa caratterizzata dalla lunghissima fuga durata ben 161 chilometri di cinque uomini: Andrea Vendrame dell’Anfroni Giocattoli, Alessandro Tonelli della Bardiani, Zhupa, già protagonista ieri, della Wilier Triestina e Marco Marcato della UAE. Al traguardo Volante di Villorba transita primo l’albanese Zhupa che precede Vendrame. I battistrada raggiungono un vantaggio massimo di 4’ ma se qualcuno pensa che la corsa sia stata monotona basta che vada a vedere gli ultimi 25 chilometri quando si è inscenato un vero e proprio inseguimento a squadre tra i fuggitivi e il gruppo. Davanti si sono dati regolarmente i cambi in perfetta sincronia mentre dietro prima la Bahrain e poi la Katiuscia hanno messo tutti i propri uomini in testa nel tentativo forsennato di riprendere i battistrada. La fuga si è conclusa a 6,5 dall’arrivo ma ai baldi giovanotti va davvero un gran plauso per il coraggio e la determinazione messo in mostra. Avrebbero meritato di arrivare fino in fondo e giocarsi la tappa, ma non avremmo poi assistito allo spettacolo di Viviani.
Domani lo Zoncolan
Il Giro ora entra nel suo clou. Tre tappe a cominciare da quella di domani di 181 chilometri che porterà i corridori sul temutissimo Zoncolan dopo aver scalato nell’ordine il Monte Ragogna, con punte del 16%, il Passo Duron 18%, la Sella Valcada per finire sullo Zoncolan. Altro tappone nella quindicesima con le scalate del Passo della Mauria, del Passo Tre Croci e arrivo a Sappada di 176 chilometri e dopo il giorno di riposo la cronometro individuale di 34,5 chilometri da Trento a Rovereto. Tre tappe che potrebbero dare uno scossone alla classifica e forse dare indicazioni più che significative sul vincitore del Giro. Certo ci sono altre salite nell’ultima settimana ma chi uscirà con le ossa rotte da questo trittico al novanta per cento può dire addio ai sogni di gloria.
ORDINE D’ARRIVO
1 Viviani
2 Bennett st
3 Van Poppel st
4 Modolo st
5 Gibbons st
6 Drucker st
7 Belletti st
8 Venturini st
9 Planckaert st
10 Debusschere st
CLASSIFICA GENERALE MAGLIA ROSA
- Simon Yates (GBR/Mitchelton Scott)
- Tom Dumoulin (OLA/Team Sunweb) +47?
- Thibaut Pinot (FRA/FDJ) +1’04”
- Domenico Pozzovivo (ITA/Bahrain Merida) +1’18”
- Richard Carapaz (ECU/Movistar) +1’56”
- George Bennett (NZL/Lotto Jumbo) +2’09”
- Rohan Dennis (AUS/Team BMC) +2’36”
- Pello Bilbao Lopez (SPA/Astana) +2’54”
- Patrick Conrad (POL/Bora Hansgrohe) +2’55”
- Fabio Aru (ITA/UAE Emirates) +3’10”
Giuseppe Spinazzola
Lascia un commento