Giro d’Italia 11ma tappa: Dumoulin resiste e limita i danni, ancora in ritardo Aru e Froome e domani si arriva ad Imola nel ricordo dell’impresa di Vittorio Adorni

Giro d’Italia 11ma tappa. Show di Simon Yates sul traguardo di Osimo nell’undicesima tappa del Giro. La Maglia Rosa scatta a 1,3 dalla conclusione, piomba su Wellens che a sua volta si era liberato di Stybar, entrambi avevano provato l’affondo a 5 chilometri dall’arrivo, lo prende lo supera e s’invola solitario verso il successo. Alòle sue spalle resiste solo Tom Dumoulin che tirando fuori le unghia tenta disperatamente di agguantare il leader della classifica, ma niente da fare riesce solo a limitare al massimo i danni giungendo staccato di 2”. Gli altri? Pozzovivo e Pinot arrivano a 8”, Fabio Aru a 21” e Froome addirittura a 40”. Un altro colpo secco dunque per la Maglia Rosa che a piccoli passi come una tartarughina raggranella secondi preziosi per la sua classifica che lo vede ora in cima su Dumoulin staccato a 47” mentre Pinot e Pozzovivo sono già oltre il minuto.
Cronaca
Tappa caratterizzata da una fuga partita, come ormai è consuetudine poco dopo la partenza. Si avvantaggiano Alessandro de Marchi della BMC e Luis Leon Sanchez dell’Astana. La coppia viene raggiunta dal sempre battagliero Fausto Masnada, dell’Androni Giocattoli, che sul primo G.P.M. al Passo Cornello regola i compagni in fuga e taglia per primo il traguardo. Sui tre successivamente piombano anche Mirco Maestri della Bardiani e Alex Turrin della Wilier Triestina; si forma quindi un quintetto che va di buona lena raggiungendo un vantaggio di 3’. Sul secondo G.P.M. al Valico di Pietra Rossa è ancora Masnada a precedere gli altri compagni di viaggio. Si viaggia verso Filottrano per ricordare Michele Scarponi. Maestri e Turrin perdono terreno mentre sul Traguardo Volante è Sanchez, che fa di tutto per ricordare il suo caro compagno di squadra e precede Masnada e de Marchi. Dietro il gruppo comincia il suo forcing prima con gli uomini della FDJ e poi con quelli della Bahrein e il vantaggio dei battistrada si assottiglia sempre più fino ad essere assorbiti a 5 chilometri dal traguardo. Ed è da questo momento in poi che la corsa esplode letteralmente prima con uno scatto perentorio di Stybar che se ne va, ma viene raggiunto da Wellens. Quando sembra che i due debbano giocarsi la vittoria è il belga a tentare il colpo a 1,5 da Osimo, ma deve fare i conti con lo scatenato Simon Yates che onora, e questo bisogna davvero dirlo e sottolinearlo, la sua Maglia Rosa con il finale pirotecnico.
Domani 12 tappa interamente pianeggiante. Si parte da Osimo e si arriva a Imola con gli ultimi 15 chilometri in parte sul circuito dell’Autodromo e in parte all’esterno con la salita che porta a Tre Monti dov’è situato il G.P.M. Ai più giovani probabilmente non dice nulla ma chi ha i capelli bianchi e segue il ciclismo da una vita non può non ricordare quel fantastico pomeriggio di settembre nel Mondiale che si svolse proprio sul circuito di Imola. Un trionfo di Vittorio Adorni e della Nazionale azzurra che in quell’occasione disputò una gara tatticamente perfetta. Il corridore della Salvarani scattò a 90 chilometri dalla conclusione e trionfò con ben 9’ su tutti gli altri.. Era l’epoca di un certo Eddy Merckx, Gimondi, Herman Van Springel e tanti altri.
Giuseppe Spinazzola
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