Giro d’Italia nona tappa: la Maglia Rosa rafforza il primato in classifica cedono Froome e Aru

Giro d’Italia nona tappa. E’ la Maglia Rosa Simon Yates che alza le braccia al termine della nona tappa da Pesco Sannita al Gran Sasso Campo Imperatore di 225 chilometri. Il britannico della Mitchelton Scott ha bruciato in volata il francese Pinot rafforzando il suo primato in classifica sui diretti avversari nella classifica generale, In particolar modo su Froome giunto con un ritardo di 1’06” e Fabio Aru che ha tagliato il traguardo a 1’20” da Yates. Una tappa molto attesa, la terza in salita, che alla fine non ha smentito le attese. Forse ci si attendeva qualcosa di più, ma la lunghissima fuga partita poco dopo la partenza ha caratterizzato l’intera corsa e quando i fuggitivi avevano raggiunto un vantaggio massimo di 8’ il gruppo si è svegliato ed è cominciata la lunga quanto inesorabile rincorsa. Peccato per il giovane Masnada dell’Androni che si è ritrovato da solo fino a 3 chilometri dal traguardo ma il gruppo della Maglia Rosa non ha voluto dargli ulteriore spazio e il finale è stato quanto mai travolgente ed entusiasmante. Dunque Yates ha detto che vuole puntare a vincere il Giro e la tattica e la forma finora o stanno premiando. Resistono Dumoulin e Pinot mentre a questo punto bisognerà vedere se Froome e soprattutto Aru avranno la capacità di reagire.
La cronaca
Scatta subito la solita fuga di giornata, sono in quattordici ad evadere: Mickael Cherel (AG2R La Mondiale), Davide Ballerini e Fausto Masnada (Androni Sidermec), Manuele Boaro e Giovanni Visconti (Bahrain-Merida), Simone Andreetta (Bardiani-Csf), Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), Tim Wellens (Lotto Fix All), l’eritreo Natnael Berhane (Dimension Data), Hugh Carthy (EF-Drapac), Maxim Belkov (Katusha-Alpecin), Gianluca Brambilla, il lussemburghese Laurent Didier (Trek-Segafredo) e Alex Turrin (Wilier-Selle Italia). Il gruppo lascia fare e i fuggitivi raggiungono i 7’ di vantaggio ai piedi della salita di Roccaraso, con Brambilla virtuale Maglia Rosa. Masnada taglia per primo il traguardo della GPM precedendo Berhane e Ballerini, tuttavia il corridore dell’Androni poco prima della linea ha avuto un problema ed è stato aiutato dal compagno di squadra Ballerini e la giuria ritenendo scorretta l’aiuto e lo declassa ed è quindi Berhane ad aggiudicarsi il GPM. Prosegue l’azione dei fuggitivi ed è Ballerini ad aggiudicarsi il Traguardo Volante di Popoli davanti a Belkov e Turrini. L’azione dei quattordici di testa raggiunge gli 8’20” ed è a questo punto a 40 chilometri dalla conclusione che l’Astana rompe gli indugi si mette in testa al gruppo a tirare forsennatamente e il vantaggio degli uomini in fuga crolla vertiginosamente. Il forcing dell’Astana seguita dalla Sky sta facendo molto male ai fuggitivi il loro vantaggio scende e quando mancano 26 chilometri è di 3’33”. Intanto il gruppetto di testa perde i pezzi restano solo in sei: Visconti, Masnada, Cherel, Carthy, Brambilla e Boaro che a 22 chilometri vantano 3’37” sul gruppo che ora è tirato dalla squadra della Maglia Rosa. Tenta l’allungo Masnada che guadagna un po’ di metri, gli ex compagni di fuga sembrano non avere la forza di reagire e il corridore dell’Androni se ne va da solo a 16 chilometri da Campo Imperatore. Boaro lascia i compagni e si mette sulle tracce di Masnada, 30” il suo svantaggio nei confronti dell’uomo in fuga. Aumenta il vantaggio di Masnada, 54”, su Boaro a 5 chilometri dal traguardo ma il gruppo Maglia Rosa continua a rosicchiare secondi 1’26” è ora il ritardo. Carthy lascia i compagni, raggiunge Boaro e si mette ad inseguire Masnada, ma il gruppo in costante recupero lo raggiunge a 3,5 chilometri dalla conclusione. Finisce la fuga di Masnada raggiunto dal gruppo da dove perde contatto Aru. Anche Froome perde terreno. Negli ultimi 800 metri esplode la corsa. Scatta Ciccone ma viene ripreso e sullo slancio parte Pozzovivo sulla sua scia si pongono Pinot, Yates, Carapaz, Chavez negli ultimi cento metri parte come un razzo la Maglia Rosa Simon Yates che brucia tutti e taglia il traguardo su Pinot. Froome perde 1’06”, Aru arriva invece con un ritardo di 1’20”, il britannico rafforza così il suo primato in classifica.
Domani riposo il Giro riprenderà la sua corsa verso Roma martedì con la tappa pianeggiante Penne-Gualdo Tadino di 239 chilometri.
Giuseppe Spinazzola
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