Qualcuno dirà che la Roma aveva già fatto un miracolo e non si poteva chiederne un altro. Ma perdere con una cinquina, per di più costruita da un ex come Salah che si inventa due gol e due assist, è una ferita che brucia. Tuttavia il divario di gol è direttamente proporzionale a quello fisico: il Liverpool corre e divora il campo, la Roma è senza fiato e il 5-2 è servito. Servirà un’altra impresa, addirittura più grande di quella col Barcelona.

Dopo una rilassata conferenza stampa, Klopp schiera un 4-3-3 molto fisico pur dovendo rinunciare a nomi come Emre Can, Matip e Lallana. In avanti, ovviamente, un tridente da 25 gol in Champions e 83 totali in stagione: Manè-Firmino-Salah
Di Francesco risponde con un 3-4-2-1 simile a quello contro il Barcelona, con Under al posto di Schick e Nainggolan molto avanzato alle spalle di Dzeko.
In una cornice che raramente si può vedere, sotto una pioggia fitta, la gara parte con un bel ritmo e regala subito qualche brivido. Per venti minuti la Roma sembra poter dire la sua, andando anche a scalfire una traversa con Kolarov, poi però la squadra lunga impostata da Di Francesco non connette e lascia i reparti in balia degli avversari; i Reds perdono Chamberlain per infortunio, ma sembrano guadagnarci quando entra Wijnaldum; Nainggolan è costretto sempre a tornare e non può fare il trequartista. Dopo due grandi occasioni fallite da Manè, su un pallone perso a centrocampo dai giallorossi, la sfera arriva a Salah che aspetta il momento propizio e inventa un gol da antologia con un sinistro a giro, simile a quello che fece, sempre da ex, contro la Fiorentina. Da quel momento la Roma si scompone, perde lucidità, grinta, e il Liverpool fa quello che vuole, schiaccia la Roma, colpisce una traversa e trova anche il 2-0 nel recupero ancora con Salah. L’egiziano punisce due volte la sua ex squadra. E non è finita qui…
Nell’intervallo Di Francesco decide di cambiare e torna al 3-5-2 che ha fatto l’impresa col Barça inserendo Schick al posto di Under. Poi però arriva anche la beffa di un gol irregolare: la Roma è sbilanciata in avanti, i Reds partono in fuorigioco e Salah serve a Manè il 3-0. Il ritmo del Liverpool è insostenibile: i giallorossi sono senza fiato e senza testa, i padroni di casa sono delle furie e fanno anche il 4-0 con Firmino, sempre su assist di Salah. Di Francesco fa i cambi, ma i suoi uomini non li capiscono, Gonalons non va a difendere e su un calcio d’angolo regalato da lui stesso arriva il 5-0 di Firmino di testa. Il Liverpool sa di avere la finale in tasca e si rilassa, Klopp regala a Salah la standing ovation, e la Roma trova il gol della bandiera con Dzeko, servito con un gran lancio lungo da Nainggolan. Un altro rilassamento di troppo e su una botta ancora di Nainggolan arriva il tocco di mano che regala a Perotti il rigore del 2 a 5. Un risultato che, visti i precedenti, rinvigorisce le speranze giallorosse e Dzeko e Perotti addirittura sfiorano il terzo gol.
Finisce con una vittoria schiacciante del Liverpool e, malgrado la reazione finale giallorossa fomentata dal proprio tecnico che non ha mai smesso di crederci, è difficile sperare in un altro miracolo stile Barcelona stavolta. Il divario fisico tra le due squadre è abissale e soprattutto nei Reds c’è un Salah che fa in toto la differenza: con lui in campo il Liverpool vince 5-0, senza di lui si rilassa e ne subisce 2. Forse un caso, ma certo è che l’egiziano è all’apice della condizione.
Di Francesco stasera tuttavia è ampiamente bocciato: malgrado le buone scelte nel finale, per 60 minuti il suo modulo e le sue impostazioni tattiche hanno regalato il campo al Liverpool. Nainggolan, Dzeko e Perotti unici sopra la sufficienza. Juan Jesus aveva illuso fermando Messi, ma per fermare Slaah stasera serviva uno Jesus più famoso…
PAGELLE
Liverpool (4-3-3): Karius 5,5; Robertson 6,5, Van Dijk 7, Lovren 6,5, Alexander-Arnold 6,; Chamberlain sv (18′ Wijnaldum 7,5), Henderson 7,5, Milner 8; Mane 7,5, Firmino 8 (93′ Klavan sv), Salah 10 (74′ Ings). All.: Klopp 7
Roma (3-4-2-1): Alisson 6; J.Jesus 3 (67′ Perotti 6,5), Manolas 4, Fazio 5; Kolarov 5, De Rossi 5 (67′ GOnalons 4,5), Strootman 4, Florenzi 4; Nainggolan 6, Under 5 (46′ Schick 6); Dzeko 6. All.: Di Francesco 5
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