Una partita noiosa come da pronostico, un derby che nessuno vorrebbe vedere: le uniche grandi emozioni arrivano negli ultimi 10 minuti. Ma tra le due litiganti, è sicuramente la Roma a doversi mordere i gomiti per il palo di B.Peres, la traversa di Dzeko e queli ultimi 10 minuti più recupero giocati in superiorità numerica

CRONACA
Di Francesco e Simone Inzaghi mandano in campo due formazioni molto simili, quasi speculari, entrambe facenti affidamento al 3-5-2: nei giallorossi confermato l’11 che ha compiuto l’impresa col Barcelona, con l’eccezione di B.Peres sulla destra e di un Nainggolan molto più avanzato che gioca dietro le punte Dzeko e Schick; trai biancocelesti stesso 11 uscito con le ossa rotte da Salisburgo con Marusic al posto di Basta sulla fascia.
Il primo tempo è terribilmente tattico, agonistico e decisamente noioso per i primi 30 minuti abbondanti. Le squadre sono stanche, molto provate e i falli sono numerosi e brutti. Mazzoleni grazie Juan Jesus mostrandogli solo il giallo per un fallo durissimo su Parolo, ma mostra lo stesso metro di giudizio quando risparmia a Leiva la seconda ammonizione per un’entrata scomposta su Strootman. Trai biancocelesti, oggi “padroni di casa” ammoniti anche i centrali Felipe Luiz e Radu.
Dopo una mezz’ora di stallo la Roma prova a venire fuori e Nainggolan serve in diagonale l’accorrente B.Peres che completamente calcia di destro superando Strakosha ma colpendo il palo. Sarà l’unica vera grande occasione dei primi 45′. Lazio pericolosa solo con gli inserimenti di Parolo, troppo stanco per raggiungere la sfera.
La ripresa non mostra ritmi più elettrizzanti. La Lazio chiude tutti gli spazi e prova a crescere ma le mancano le giocate di Anderson e Immobile che, anche quando i centrali giallorossi sbagliano, non trovano il tocco giusto. La fatica si fa sentire sempre di più, gli allenatori si giocano i cambi e la Roma perde Manolas per crampi, tornando al 4-3-3. Fino a 10 minuti dal termine non c’è traccia di emozioni, fin quando Radu viene espulso per somma di ammonizioni. Subito dopo essere rimasta in 10, la Lazio ha l’occasione più clamorosa con Marusic che calcia fuori dall’altezza del dischetto. Nel finale la Roma prova a sfruttare la superiorità numerica e Dzeko fa sussultare lo stadio con due colpi di testa: uno respinto da un ottimo Strakosha e l’altro che fa tremare la traversa. a pochi secondi dal termine un tiro da quasi 60 metri di Milinkovic prova a sorprendere Alisson.
Il fatto che, tolti gli ultimi assoli di Dzeko, le grandi occasioni siano arrivate tramite gli unici due titolari non presenti nelle coppe europee è un segnale significativo: era una partita che poteva risolversi solo con un episodio e con qualche energia in più, ma nessuna delle due squadre ne aveva.
Roma e Lazio restano quindi appaiate al 3° posto con l’Inter a -1: una giornata assolutamente inutile per tutte e tre.
PAGELLE
Lazio (3-5-2): Strakosha 6,5; Radu 5, De Vrij 6, Felipe Luiz 6; Marusic 6,5, Leiva 5,5, Milinkovic-Savic 6, Parolo 5, Lulic 5 (58′ Lukaku 6); Immobile 5 (83′ Bastos sv), F.Anderson 5,5 (58′ Luis Alberto 5). All.: S.Inzaghi 6
Roma (3-5-2): Alisson 6; Fazio 6, Manolas 6,5 (73′ Florenzi 5), J.Jesus 5,5; Kolarov 5,5, De Rossi 5,5, Strootman 6, Nainggolan 5, B.Peres 6 (82′ El Shaarawy sv); Dzeko 6, Schick 5,5 (55′ Under 5,5). All.: Di Francesco 5,5
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