MotoGP 2017 Barcellona: Marc melò

MotoGP — Un Marquez in grande stato di forma si prende, di forza, le prime libere del venerdì al Montmelò vicino Barcellona. Il tracciato offre poco grip e ci sono degli avvallamenti, che i piloti chiamano «buche», che guastano il feeling di guida. Le prove libere del mattino sono state poco significative. Il gran caldo spagnolo non c’è stato e addirittura il primo turno è partito con asfalto bagnato. Qualcuno ha provato con le rain, ma in effetti fino a poco prima del termine girare era poco utile. Verso la fine, quando si poteva girare con le slick, sembrava di assistere alla feria de san fermin, ma senza i tori. Un traffico da grande esodo in pista, per una sessione poco significativa. A spuntarla è stato comunque il campione del mondo, che ha mostrato subito i muscoli.
FP1-FP2 : i tempi scendono di oltre un secondo
Le FP2 si sono rivelate decisamente più attendibili, per molti fattori, con tempi che si sono abbassati di circa un secondo e mezzo rispetto al primo turno del mattino. Mai come quest’anno, come sottolineano tutti i commentatori tecnici più autorevoli della MotoGP è importante utilizzare le libere del venerdì. Chi è a posto nei primi due turni riesce, di solito, a puntare in alto in vista di gare e qualifiche. Vale anche il contrario: la soluzione miracolosa, “inventata” durante la notte che precede la corsa, appartiene al passato. Le coperture Michelin richiedono questo tipo di approccio. Gli stravolgimenti di solito non pagano. Marc Marquez è stato autore di un giro pazzesco, capace di evitare anche la moto di Loris Baz, caduto alla nuova chicane inserita nel layout a seguito dell’incidente occorso a Luis Salom nel 2016. Occorre però sottolineare che il #93 è il solo portacolori Honda nelle posizioni di vertice.
Marc Marquez fa la differenza tra le curve del Montmelo. Jorge Lorenzo in ripresa
Il team mate del fuoriclasse di Cervera, Dani Pedrosa, è infatti ottavo a otto decimi, mentre Cal Crutchlow finisce addirittura col diciannovesimo tempo.È Marquez l’arma segreta HRC a Barcellona. Dietro al campione del mondo troviamo Jorge Lorenzo, che ha cercato il tempo con la mescola dura al posteriore. Il maiorchino era andato bene al Montmelò anche nei recenti test, per cui professava ottimismo sin dal dopo gara del Mugello. Il #99 è un pilota che ha bisogno di un pronto riscatto. Il gap con il battistrada Marquez è di 4 decimi. Tanto, ma non impossibile da recuperare se le temperature saliranno. Sorprende, ma non più di tanto, il terzo tempo di Jonas Folger sulla Yamaha 2016 del team Tech3. Il tedesco ha saputo sfruttare la sua moto con una guida “stile Moto2” che evidentemente si dimostra redditizia sul medioveloce tracciato catalano, che presenta però frenate molto impegnative.
Le Yamaha ufficiali in apparente difficoltà
La prova di quanto affermiamo sta anche nel settimo posto conquistato dal compagno di squadra Johann Zarco. Le Yamaha 2016 più veloci dei bombardoni ufficiali di Iwata 2017 ? Vero fino a un certo punto. Certo colpisce il distacco dei due portacolori del factory team Yamaha — Valentino Rossi è decimo mentre Maverick Viñales è addirittura sedicesimo — ma la verità si annida tra le pieghe della tecnica: le due M1 ufficiali hanno problemi di setting per far lavorare le gomme in caso di scarso grip dell’asfalto. Crediamo che con l’aumentare delle temperature rivedremo i due alfieri Movistar-Yamaha in cima alla tabella dei tempi.
Buona prova delle Ducati
Una buona giornata anche per Andrea Dovizioso, quarto tempo in FP2 e per Danilo Petrucci, quinto ma a soli sette millesimi dal vincitore del Mugello. Dovizioso, che nei test a Barcellona non era del tutto soddisfatto, sembra aver trovato le giuste sensazioni. Non bisogna farsi illusioni: le Desmosedici rimangono comunque a mezzo secondo dal tempone di Marquez. Lo spagnolo vuole riscattare l’inizio di stagione al di sotto delle aspettative e ha la classe e la moto per tentare il colpaccio al Montmelò. Exploit di Tito Rabat che stampa un sesto crono che sa di mistero. Crutchlow, velenoso, ha sibilato che gli è parso strano che Rabat potesse guadagnare oltre un secondo a tutti nell’ultimo settore. Il sospetto è che abbia tagliato la tanto discussa chicane. Alvaro Bautista è in 9ª posizione, nonostante una caduta alla curva dieci.
Andrea Iannone: è vera crisi ?
Continua il periodo nero di Andrea Iannone, tredicesimo nelle FP2 dietro a Scott Redding sulla Desmosedici: l’abruzzese sembra sempre più in crisi. Di confidenza, di risultati, di fiducia. Di tutto in pratica. Ci aspettavamo una riscossa anche da parte di Aprilia, soprattutto dopo le dichiarazioni di intenti di Aleix Espargarò, che però in questo venerdì di libere non si è vista. Il catalano centra un modesto 13º tempo a 1″ e 2 decimi dal tempo del campione del mondo.
La gestione dei pneumatici, Marquez permettendo, sarà senza dubbio la vera chiave di volta per tentare l’assalto al GP di Catalunya. Come sempre, potremmo dire, in questo campionato.
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