MotoGP 2017 Le Mans Q1-Q2: L’amico americano

MotoGP — Diciamolo chiaramente: dopo la pioggia di venerdì e l’umido di sabato la situazione, al Bugatti Circuit, appare quantomai confusa. L’unica certezza è che il paddock si è stretto, in queste ore difficili, in un ideale abbraccio a Nicky Hayden e alla sua famiglia. Nicky #69, l’amico americano. Finita la solidarietà cominciano le polemiche. Troppe. Michelin decide che sarà la “070” la gomma definitiva per il campionato 2017 ma non usa la cortesia di una conferenza stampa, la direzione gara pare sempre più appecoronata alla DORNA, mentre nel box Ducati sale la tensione tra Lorenzo e Davide Tardozzi e in generale c’è una strana sensazione di cupio dissolvi dalle parti di Borgo Panigale.
Yamaha rules
Le Mans però si conferma un circuito Yamaha, così come abbiamo assistito al dominio Honda a Jerez, in Francia le M1 si sono sempre dimostrate molto efficaci.
Maverick Viñales continua a faticare con asfalto bagnato ma in Q2 è stato perfetto; l’unico pilota a scendere sotto l’1’32” con il crono di 1’31″994. Un tempo molto valido, che però non serve a farlo stare del tutto tranquillo: Valentino Rossi lo marca stretto a un decimo, e abbiamo visto il #46 particolarmente in palla. Il Dottore ha lavorato come al solito in ottica gara, provando il pneumatico posteriore hard durante le FP4 per verificarne la tenuta. Le Mans ha premiato anche il coraggio di Johann Zarco, il beniamino del pubblico transalpino: terzo tempo dietro alle due Yamaha ufficiali per il portacolori Tech3 e la soddisfazione della migliore prestazione in qualifica in MotoGP fino a questo momento. Il francese ha centrato prima l’accesso alle Q2, poi ha soffiato a Cal Crutchlow, sul finire del turno, una posizione che sembrava ormai certa. Johann ha la stoffa del pilota vincente, bisognerà vedere se avrà anche quella del campione.
A Iwata intanto se la ridono, dopo la débâcle di Jerez. Qui giochiamo in casa e si vede.
HRC in difficoltà
Stentano, un po’ a sorpresa, le Honda, che cercano in maniera molto chiara di limitare i danni. Marc Marquez, protagonista il venerdì sul bagnato, oggi ha un po’ sprecato l’occasione, centrando un quinto posto finale. Date le condizioni forse va bene così. Meglio accontentarsi, visto che il rischio di cadere è molto alto.
Pedrosa costretto a inseguire
Il vincitore di Jerez, Dani Pedrosa, non è neppure riuscito ad accedere alle Q2. Stessa sorte toccata a Jorge Lorenzo: il maiorchino è nervoso, un po’ come la Desmosedici tra le curve di Le Mans. Andrea Dovizioso, settimo alla fine del turno di qualificazione, ha contenuto i danni, ma per dare l’idea del problema forse bisogna considerare che la sua è la prima Ducati Factory dietro a due Yamaha ufficiali, una Honda HRC e due moto “sat”. La cosa dovrebbe far pensare: soprattutto in virtù del fatto che al nono posto, giusto due posizioni dietro al pilota di Forlimpopoli, si piazza un certo Espargarò. Aprilia? No, sbagliato. Il fratello Pol con la KTM al primo anno di mondiale MotoGP.
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K2!
Tanto per far capire che in Austria non scherzano affatto Bradley Smith è decimo, davanti a Jack Miller. L’australiano dovrebbe cominciare a pensare ad una carriera da stuntman: cade troppo ed è rissoso. Fossimo a Hollywood sarebbe perfetto. Ma questo è il motomondiale, bellezza.
Jorge Lorenzo e Andrea Iannone a sorpresa in fondo alla classifica
Nelle parti bassissime della classifica dei tempi di giornata troviamo due nomi che non ti aspetti di leggere: Jorge Lorenzo e Andrea Iannone.
Capitolo spinoso: il maiorchino è uno specialista del Bugatti Circuit, ci ha vinto già cinque volte, quindi è impossibile affermare che non ci sia feeling. Vederlo remare in 16ª posizione fa male. Il #99 vorrebbe una moto che gli venisse incontro, mentre Ducati in questo momento sembra chiedere a Jorge di sforzarsi maggiormente di capire la specificità di un mezzo che pare non assomigliare a niente. In ogni caso Le Mans non pare proprio favorevole a Lorenzo targato Ducati, a meno di un improbabile innalzamento della temperatura, con conseguente aumento di grip.
Suzuki e Aprilia in fondo alla classifica tempi di giornata
Continua il momento nero di Andrea Iannone che proprio con la Suzuki non va. Fatica in ogni segmento, sembra l’ombra del pilota veloce che guida sopra i problemi: appare piuttosto scomposto, come se non si sentisse completamente padrone della situazione. Condannato in fondo alla classifica dei tempi di qualificazione dietro a Jorge.
Peggio di loro solo le due Aprilia ufficiali di Aleix Espargarò e Sam Lowes. Urge indagine, vi faremo sapere.
La gara regalerà sicuramente altre emozioni, ma difficilmente il vincitore non sarà un pilota Yamaha
GP de France Le Mans Bugatti Circuit Qualifying Results
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