Doha 2016 incorona per il secondo anno di fila Peter Sagan che aggiunge la maglia iridata a quella di Campione Europeo conquistata un mese fa

Chi lo avrebbe mai detto fino a poco tempo fa che questo caro ciclismo sempre propenso all’autodistruzione sarebbe stato salvato da un corridore proveniente da una nazione quasi senza tradizione come la Slovacchia? La domanda è più che lecita in quanto anche oggi Peter Sagan ha insegnato a tutti com’è bello questo sport nel quale non sempre vince il più forte ma quando lo fa tutti si tolgono il cappello. Dopo Richmond 2015 e Plumelec 2016 è il terzo successo di peso di Sagan con la sua Nazionale, ennesima gemma di una stagione nella quale è diventato ulteriormente il personaggio ciclistico dell’anno, corridore amato e stimato da tutti per il suo modo di essere “diverso”.
Mancano 175 km alla fine quando il Mondiale di Doha 2016 acquista un senso. E’ una zona aperta e vicina al mare quella in cui transita il gruppo che comincia a spaccarsi a causa del vento e delle azioni incrociate di Gran Bretagna e Belgio. E’ Caleb Ewan il “colpevole” della deflagrazione del plotone con il buco che poi risulterà decisivo e che da quel momento dividerà la corsa tra i 30 corridori che rimangono in testa e i tanti nomi illustri che non riusciranno più a rientrare. Nei 3o non ci sono infatti Gaviria, che di lì a poco cadrà e terminerà la sua corsa, non ci sono i tedeschi, con Kittel, Greipel e Degenkolb che proveranno inutilmente ad organizzare un inseguimento, e non ci sono nemmeno Demare e Bouhanni con la Francia che delegherà le poche chances a Petit e Bonnet.
Ci sono invece quattro italiani con Viviani, Guarnieri, Nizzolo e Bennati che salgono sul treno giusto al momento giusto infilandosi in un gruppetto comprendente Boonen, Van Avermaet, Keukeleire, Stuyven, Naesen e Roelandts (Bel); Sagan e Kolar (Slk); Matthews e Hayman (Aus); Cavendish e Blythe (Gb); Kristoff, Korsaeth e Boasson Hagen (Nor); Leezer e Terpstra (Ola); Bonnet (Fra) i quali si riportavano sul gruppetto di fuggitivi formato da Berhane (Eri); Ait el Abdia (Mar); Roth (Can) e Dougall (Saf) che avevano caratterizzato la prima parte di corsa.
All’ingresso del circuito di The Pearl, con il vantaggio sugli inseguitori che cresceva di km in km, si avvertiva la percezione che la corsa se la sarebbero giocati i 25 uomini di testa che arrivavano compatti fino all’ultimo giro. Keukeleire e Naesen, sfiniti, abbandonavano così come Bennati, l’uomo sacrificato da Cassani in testa al gruppo. La fatica di oltre 170 km praticamente a tutta, unita al grande lavoro di Kolar, bloccava le ambizioni di chi voleva anticipare la volata con il solo Leezer a provarci ai -3 ma a 800 metri dall’arrivo l’olandese veniva ripreso dalla testa del gruppo tirato da Guarnieri che lanciava ai 200 metri in prima posizione Nizzolo.
Il velocista lombardo non resisteva a lungo al comando in quanto alla sua destra spuntava come un missile Peter Sagan che non dava scampo ai suoi rivali imponendosi su Cavendish e Boonen per un podio di campioni iridati dal quale rimanevano esclusi Matthews e Nizzolo, 5°. A completare la top 10 di Doha 2016 i due norvegesi Boasson Hagen e Kristoff, che nulla hanno fatto per cooperare, e poi Bonnet, Terpstra e Van Avermaet in un ordine d’arrivo che conferma un’altra volta lo status di fenomeno di Peter Sagan.
Potevamo noi italiani fare qualcosa di più? La mia risposta è no visto che la Nazionale è stata protagonista dei ventagli e soprattutto nella fase successiva quando c’era da amministrare il vantaggio sugli inseguitori. Perfetto Bennati mentre Viviani con i crampi non è riuscito a partecipare in uno degli scarsi tentativi di uscire dal gruppo negli ultimi km. Sapevamo che Nizzolo difficilmente avrebbe potuto vincere in volata ma ha dato il massimo conquistando un piazzamento utile anche per il futuro. Tre medaglie sono un ottimo bottino per un’Italia che non è mai uscita dalla top 5 nelle prove in linea e che, come a Rio 2016, esce rafforzata dalla manifestazione
ORDINE D’ARRIVO DOHA 2016 PROVA IN LINEA ELITE
1 Peter SAGAN SVK 5:40:43
2 Mark CAVENDISH GBR +0
3 Tom BOONEN BEL +0
4 Michael MATTHEWS AUS +0
5 Giacomo NIZZOLO ITA +0
6 Edvald BOASSON HAGEN NOR +0
7 Alexander KRISTOFF NOR +0
8 William BONNET FRA +0
9 Niki TERPSTRA NED +0
10 Greg VAN AVERMAET BEL +0
11 Jacopo GUARNIERI ITA +0
12 Adam BLYTHE GBR +0
13 Natnael BERHANE ERI +4
14 Jurgen ROELANDTS BEL +8
15 Ryan ROTH CAN +8
16 Truls KORSAETH NOR +8
17 Thomas LEEZER NED +8
18 Nick DOUGALL RSA +8
19 Michal KOLÁR SVK +12
20 Elia VIVIANI ITA +14
Segui @road2sport su Twitter e interagisci con la redazione!
Lascia un commento