Liga, Premier League, Bundesliga e Serie A. In perfetto ordine di come, al momento, i quattro campionati europei più importanti sono posizionati nel Ranking UEFA. Tutt’altra cosa rispetto all’inizio del nuovo millennio, quando a comandare era la nostra Serie A che attirava i migliori campioni del Mondo, con i nostri club impegnati a fare incetta di trofei nazionali ed internazionali. Erano ammirate, temute, le nostre squadre, ora invece è la Spagna a guardare tutti dall’altro verso il basso seguita a ruota dagli inglesi. Oramai i campioni che transitano nel nostro campionato sono solo quelli in erba – crescono per poi andare via – oppure quelli a fine carriera in cerca di ultima notorietà prima di rifugiarsi negli USA, negli Emirati Arabi oppure in India o Cina.
Già, ma com’è possibile? Beh, Liga e Premier League hanno realizzato investimenti massicci, puntato sui settori giovanili ed attratto facoltosi uomini d’affari – tra i più ricchi del Mondo – ora proprietari di numerosi club. Se società spagnole, negli ultimi tre anni, hanno alzato al cielo l’Europa League (tripletta consecutiva del Siviglia) e la Champions League (Real Madrid due volte e Barcellona una), con annessi Mondiali per club vinti (il prossimo, quello che si disputerà a dicembre vedrà le merengues nettamente favorite), i club della Premier League possono vantare fatturati da capogiro.
Merito dei tanti contratti di marketing che la FA ed i rispettivi club possono vantare, in grado di portare i ricavi dei club inglesi dai 118 milioni di sei anni fa ai 275 di quest’anno, per una crescita del 130%. Tante, tantissime, le società che hanno voluto accostare i loro nomi ai club calcistici, soprattutto estere, con sole quattro aziende britanniche decise ad affiancare il loro nome a quello di un club inglese: stiamo parlando di Liverpool (Standard Chartered), Southampton (VirginMedia), Stoke City (Bet365) e Middlesbrough (Ramsdens).
In pratica una piccola goccia nell’Oceano, a testimonianza che il campionato più bello del Mondo è tale anche grazie agli stranieri che, attratti dal football d’Oltremanica, hanno deciso di puntare su chi, comunque, ha inventato il gioco del calcio. Focalizzandoci sui grandi club, Chevrolet accompagna il Manchester United di Mourinho, Ibrahimovic e Pogba, mentre nell’altra metà di Manchester, quella di Guardiola ed Aguero, alle auto statunitensi hanno preferito gli aerei arabi, visto che il nome Etihad è in bella mostra sulle maglie azzurre – nuovo il logo da quest’anno (i tifosi che avevano il tatuaggio con lo stemma vecchio hanno potuto “aggiornarlo” a spese della società) – e sullo stadio, il City of Manchester ora proprio Etihad Stadium. Aerei arabi anche per l’Arsenal, che ha puntato – però – sulla Fly Emirates, la compagnia più diffusa in Europa sulle maglie da calcio. Gli pneumatici della Yokohama, invece, accompagneranno la prima avventura inglese di Antonio Conte, già alle prese con le prime critiche presidenziali (stia attento Conte, Abramovich è una sorta di Zamparini della Premier), mentre King Power è sulle maglie del Leicester Campione d’Inghilterra. Ed il Tottenham giunto terzo lo scorso anno? E’ supportato da Aia. Mansion, proprietario del sito di gioco casino.com invece, ha deciso di puntare sul Crystal Palace, mentre Beteast marchia le maglie dello Swansea di Francesco Guidolin, l’altro allenatore italiano protagonista in Premier League. Defabet per il Sunderland e per il Burnley neopromosso, mentre SportPesa è al fianco dell’Hull City, con 138.com a supportare il Watford. E l’Everton di Lukaku? C’è Chang ad aiutare economicamente il club di Liverpool mentre Betway accompagna il West Ham. Insomma, come abbiamo visto, il campionato più bello al Mondo, quello più ricco, con le stelle più ambite del panorama Mondiale – ma qui la Spagna non è da meno – è anche quello dove gli investitori stranieri (proprietari e non solo) vengono attratti come api al miele.
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