F1 Strategy Group 2016 – La riunione di ieri in Svizzera ha partorito importanti decisioni. Dal rinvio dell’utilizzo dell’HALO al 2018 (forse) alla decisione di garantire la partenza da fermo in caso di pioggia. Nell’immediato, liberalizzati pressochè totalmente i team radio
Nella giornata di ieri, lo Strategy Group ha preso una serie di decisioni importante, sia in ottica 2017 che nell’immediato. Potrà sembrare strano, ma tutto ciò, per una volta, sembra improntato al buon senso. Scendiamo più nel dettaglio.
In primis, e contro le aspettative di Jean Todt, lo Strategy Group ha deciso di bocciare l’introduzione del tanto discusso HALO a partire già dalla prossima stagione. La motivazione principale risiede nell’aver più tempo a disposizione per ottimizzarlo o, all’opposto, trovare altre soluzioni che risultino più soddisfacenti. Ma nel 2018 la protezione frontale dell’abitacolo dovrebbe divenire realtà, come si evince dal comunicato della FIA. Nello stesso, si sottolinea come le restanti prove libere di questa stagione e la prima parte del 2017 serviranno come banco di prova per testarne l’efficacia e fugare ogni residuo dubbio.

Interessanti le decisioni prese riguardo le gare bagnate. Dopo le feroci polemiche seguite alle gare di Monaco e, soprattutto, di Silverstone, nella riunione di ieri è stata approvata l’idea di partire da fermo in caso di forte pioggia, dopo alcuni giri di ricognizione dietro la safety car. Questa proposta, avanzata ad inizio settimana, è piaciuta subito ai rappresentanti dei team, che l’hanno ratificata alla prima occasione utile. La nuova procedura prevede, in caso di pista molto bagnata, alcuni giri dietro Maylander, per poi schierarsi in griglia per effettuare la classica partenza da fermo. Riguardo il numero di giri da effettuare dietro la safety car, è chiaro che va rapportato al caso specifico. Da quel che sembra, inoltre, non sarà possibile entrare ai box per montare le intermedie prima della partenza. Ragion per cui, bisognerà effettuare almeno un giro con le full wet.

Un’altra decisione riguarda le situazioni di sospensione della gara, come accaduto nell’appuntamento inaugurale di Melbourne, dopo l’incidente tra Alonso e Gutierrez. Lo Strategy Group ha deciso che, in simili situazioni, non sarà più possibile intervenire sulle monoposto, nemmeno per effettuare il cambio gomme, considerando tutte queste operazioni come frutto di uno svantaggio sleale.
Concludiamo con un altro argomento molto in auge nelle ultime settimane, ovvero i team radio. Dopo un avvio di stagione caratterizzato dall’intransigenza, volto a non far passare più l’immagine di piloti “radiocomandati” dai box, le recenti gare sono state caratterizzate dalle critiche per le penalizzazioni inflitte dai commissari, con i casi Rosberg (a Silverstone) e Button (a Budapest) a farla da padrone. Nella riunione di ieri, lo Strategy Group ha scelto di fare quasi totalmente marcia indietro, tenendo ferme le restrizioni solo per il giro di formazione. In questa fase, non sarà permesso nulla, in modo tale che i piloti non ricevano aiuti riguardo le impostazioni della frizione e altre procedure proprie della fase immediatamente precedente la partenza. Questa decisione ha applicazione immediata basandosi, le restrizioni precedenti, su una direttiva tecnica di Charlie Whiting.

Infine, si è parlato anche di track limits. La conclusione è che risulta arduo giudicare l’effettivo vantaggio acquisito dall’uscita dai limiti della pista. Perciò, anche sotto questo ultimo aspetto potremmo assistere ad un dietro-front pressochè completo.
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