Tour de France 2016, 2^ tappa: vale più la maglia gialla a Cherbourg o a Parigi?

La 2^ tappa del Tour de France 2016 ha visto i primi distacchi tra gli uomini di classifica. I più danneggiati sono stati Alberto Contador e Richie Porte, male assistiti dalle proprie squadre

E’ bellissimo vestirsi di giallo, chiedetelo a Peter Sagan. 12 mesi fa veniva quasi sbeffeggiato per i suoi troppi secondi posti mentre oggi guarda tutti dal gradino più alto del podio del Tour de France 2016 dove ha sostituito la maglia arcobaleno con quella gialla. In pratica lo slovacco è proprietario, almeno fino alla 5^ tappa, delle due maglie più prestigiose del ciclismo, ma è andato tutto bene in casa Tinkoff?

L’accelerata di Roman Kreuziger, eccezionale in funzione del successo di Sagan, è stata un’arma a doppio taglio per la squadra del magnate russo che ha di fatto staccato in quel momento Alberto Contador, il suo capitano. Caduto ieri, ricaduto oggi, lo spagnolo si risveglierà domani a 1’02” dalla Maglia Gialla nonchè a 48″ da Chris Froome, Nairo Quintana e Fabio Aru oltre a tutti i favoriti per la classifica generale. Non sappiamo come sarebbero andate le cose senza il forcing di Kreuziger ma mai come oggi è sembrata sbagliata la tattica della Tinkoff visto che lo stato di forma di Sagan gli avrebbe permesso di imporsi probabilmente anche senza l’aiuto del vincitore dell’Amstel Gold Race 2013.

Ancora peggio invece la condotta di gara della BMC che ha tirato a tutta negli ultimi 10 km per andare a riprendere il bravissimo Stuyven, vero man of the match della frazione odierna. Ai -5 la foratura di Richie Porte ha visto totalmente impreparata la sua squadra con nessun compagno di squadra ad assistire l’australiano che ha dovuto attendere l’aiuto del cambio ruote del Tour de France 2016. 1’45” il distacco dell’ormai ex leader BMC che adesso dovrà recuperare i galloni di capitano attaccando, non esattamente la sua caratteristica migliore. Il solo Caruso si è visto aiutare l’australiano, dopo aver effettuato una sparata impegnativa ai -10, quando ormai i giochi erano fatti.

Insomma, la ricerca della Maglia Gialla da parte di Tinkoff e BMC, che avevano in Sagan e Van Avermaet i nomi più in voga dell’arrivo di oggi, ha fatto dimenticare alle loro squadre quello che dovrebbe essere il vero obiettivo ovvero la Maglia Gialla di Parigi. Errori imperdonabili che rischiano di lasciare sull’asfalto i sogni di gloria dei veri capitani

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