MotoGP Qualifiche Montmelò 2016: miglior tempo per Marc Marquez: seconda fila per Valentino Rossi
Scusate se oggi facciamo solo cronaca. Quando muore un ragazzo di 24 anni, sia esso vittima della strada o della pista, c’è poco da commentare. Il buon articolo che trovate qui, che mi vede completamente d’accordo, credo che serva a spiegare tutto. L’ipocrisia del circus della MotoGP, che impone un cambio del tracciato solo dopo che muore qualcuno, appecoronata, passatemi il termine, sulle regole della F1, proprio non mi piace. Una chicane al posto di una curva. La panacea buona per tutti gli usi: come se moto e auto, che notoriamente hanno un modello fisico diverso, possano beneficiare degli stessi meccanismi di sicurezza. Ezpeleta, che dichiara in conferenza stampa che sono i piloti a dire a Dorna cosa bisogna fare per tutelare l’incolumità dei professionisti in pista è ridicolo e oltraggioso. I piloti sono anni che si lamentano delle fughe in asfalto: la verità è che contano, tutti assieme, meno del solo Bernie Ecclestone.

Le qualifiche della MotoGP al Montmelò, Catalunya Circuit, si sono svolte in questo clima surreale. Marc Marquez, con una Honda che sembrava essere sempre sul punto di disarcionare il suo cavaliere, conquista d’imperio la pole position. Col tempo di 1’43”589, quasi mezzo secondo sul diretto inseguitore, ha fatto un mezzo miracolo. Ha interpretato perfettamente il circuito spagnolo, adattandosi in fretta alla nuova chicane. Secondo posto per Jorge Lorenzo: regolare, pulito, ordinato. Un martello da guerra anche quando in ballo c’è solo il secondo posto. La sensazione è che la sua gara riservi sorprese. Spiacevoli per gli altri. Terzo posto in griglia per l’altra Honda, quella di Pedrosa: sette decimi dal compagno di squadra ma soli due dal maiorchino della Yamaha. L’ HRC a Barcellona ha lavorato davvero bene. Mi rimane il dubbio, vedendo saltellare la ruota posteriore delle due RCV, che ci sia un concreto rischio di fuorigiri e, di conseguenza, che la potenza in gara venga tagliata per garantire l’integrità del propulsore e la tenuta dei pneumatici. Un conto è qualche giro tirato, un altro è un intero GP.
Straordinario quarto posto per Hector Barbera. Tutte le volte che va forte si dice che ha qualche santo in paradiso: una volta il pubblico amico, una volta la pista di casa, una volta il vento a favore. Sia come sia ma qui ha compiuto un miracolo. Ha interpretato perfettamente il tracciato, la sua Ducati sembrava un missile ufficiale e si è tolto pure lo sfizio di essere il primo pilota in schieramento di tutta la pattuglia di Borgo Panigale.
Valentino Rossi, quinto alla fine dell’ultimo secondo utile, è ad un’incollatura. Sono a sette decimi dalla vetta, ma la M1 del pesarese è pronta per la gara. Viñales, sesto, è stato un po’ la delusione di questo turno di QP: dopo gli strepitosi turni di libere ci si aspettava qualcosa di più dalla Suzuki blu. Lui sostiene di aver trovato traffico, io sostengo che la nuova chicane abbia mescolato le carte del mazzo e che in molti abbiano perso la bussola. Viñales, Rossi e Crutchlow sono tutti lì, divisi da un pelo di gatto e pochi millesimi. Appena più distante Andrea Iannone, con l’ottavo crono, primo delle Desmosedici Factory. Non ci sarebbe nulla di preoccupante, se non fosse per il quarto tempo della vecchia moto numero 8. I primi otto piloti sono comunque racchiusi in un secondo. Danilo Petrucci è in nona posizione a 1”3 dalla vetta al termine delle QP. Andrea Dovizioso è un enigma: nelle Q2, per giocarsi la possibilità di partire con quelli buoni, prende un decimo e mezzo da Barbera e finisce col tempo di 1’44”600. In qualifica, mentre il pilota di Avintia migliora di un decimo il proprio tempo, il romagnolo peggiora di mezzo secondo. Forse la spiegazione è nel setting della moto, o forse ha trovato traffico: in gara, se riusciranno a “copiare” bene il circuito, dovrebbero comunque essere della partita. Undicesimo e dodicesimo tempo per Redding e Pol Espargarò con la Yamaha Tech3.
MotoGP Qualifiche Montmelò 2016 – I tempi:
1 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 338.2 | 1’43.589 | |
2 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 338.9 | 1’44.056 | 0.467 / 0.467 |
3 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 341.9 | 1’44.307 | 0.718 / 0.251 |
4 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Racing | Ducati | 338.4 | 1’44.322 | 0.733 / 0.015 |
5 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 337.8 | 1’44.324 | 0.735 / 0.002 |
6 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 336.3 | 1’44.329 | 0.740 / 0.005 |
7 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda | Honda | 334.5 | 1’44.366 | 0.777 / 0.037 |
8 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Ducati Team | Ducati | 344.3 | 1’44.458 | 0.869 / 0.092 |
9 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | OCTO Pramac Yakhnich | Ducati | 338.3 | 1’44.911 | 1.322 / 0.453 |
10 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 342.4 | 1’45.029 | 1.440 / 0.118 |
11 | 45 | Scott REDDING | GBR | OCTO Pramac Yakhnich | Ducati | 339.1 | 1’45.030 | 1.441 / 0.001 |
12 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 335.7 | 1’45.218 | 1.629 / 0.188 |
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