C’è un posto speciale a Milano. Un posto nel quale camminando puoi vedere riflesse tra i tuoi passi storie meravigliose, dallo sport alla musica. Questo posto si chiama Velodromo Maspes – Vigorelli

Era dall’11 settembre 2001 che al Vigorelli non tornava la magia della bicicletta. Quasi 15 anni, lunghissimi per uno dei luoghi simbolo di Milano e dell’Italia intera, un vero tempio dello sport che ha vissuto all’interno storie e racconti rimasti nella storia.
Dal record dell’ora di Olmo a quelli di Fabrizio Macchi passando per nomi come quelli di Coppi, Magni, Baldini e Anquetil, il Vigorelli è stato, come e forse anche più di San Siro, il simbolo sportivo di Milano. Al suo interno ha ospitato diversi eventi ciclistici come campionati del mondo, Trofei Baracchi, Giri di Lombardia e d’Italia e la sua pista era la più prestigiosa al mondo nell’era in cui il ciclismo su pista in Italia riscuoteva un successo pari a quello su strada.
Non solo ciclismo, il Vigorelli è un vero e proprio tempio del football americano e al suo interno si è disputata nel 1997 dopo una delle tante riaperture anche una gara di Coppa del Mondo di Sci di Fondo. E come dimenticare i tantissimi concerti con nomi come Beatles, Carlos Santana e Led Zeppelin a dare ancor più importanza ad un Velodromo che ha rappresentato la Milano che non si arrende e che rinasce dalle proprie ceneri.
Si, perchè il Vigorelli ha avuto una storia tormentata, distrutto nella Seconda Guerra Mondiale e più volte costretto a chiudere negli anni. L’episodio più clamoroso nel 1985 quando, a seguito della storica nevicata che bloccò il Nord Italia, una tettoia cadde danneggiando quel parquet sul quale pochi mesi prima si era celebrata una combattutissima Sei Giorni. Abbandonato dalle istituzioni, il Vigorelli è tornato oggi grazie anche al grande lavoro svolto dalla giunta Pisapia sperando che al progetto di rinnovamento, che vedrà la sua fine nel 2018, seguirà la voglia da parte degli interessati di mantenere in vita questo vero e proprio Tempio della società e della cultura milanese ma sopratutto italiana
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