La 19^ tappa del Giro d’Italia 2016 è stata un vero e proprio inno al ciclismo. La Corsa Rosa si è riaperta alla viglia della frazione decisiva

Nibali in lacrime dopo il traguardo dice tutto. Dopo aver dedicato la vittoria al povero Rosario Costa ha dato un occhio alla classifica generale vedendo la Maglia Rosa vicina come non mai in una tappa che ha illustrato, se mai ce ne fosse stato il bisogno, di come questo sport sia meraviglioso.
Lo Squalo era quasi in procinto di lasciare il Giro d’Italia 2016 dopo la tappa di Andalo e adesso si trova al secondo posto subito dietro a quel Chaves che tanto forte sta andando in questa Corsa Rosa sopratutto se paragonato a quanto poco sia stato calcolato nei giorni precedenti alla partenza. Il suo sorriso conquista gli appassionati e la sua Maglia Rosa è un vero e proprio inno alla gioventù. Sempre tre giorni fa ad Andalo Steven Kruijswijk impartiva per il secondo giorno consecutivo una vera e propria lezione ai rivali. Sembrava imbattibile e inattacabile come visto ieri sui duri strappi che precedevano Pinerolo, stessa sensazione sul Colle dell’Agnello dove Vincenzo Nibali aveva rischiato di saltare, forse definitivamente.
E invece, come in un quasi ironico Sliding Doors, le parti si sono rovesciate in discesa, laddove lo Squalo ha pochi rivali al mondo. Non fatevi illudere da chi parla di fortuna, in discesa bisogna saperci andare e a Kruijswijk, visibilmente a tutta, si è annebbiata la vista. Chi quasi si indigna perchè Nibali e Chaves non hanno atteso la Maglia Rosa farebbe bene a guardare un altro sport perchè l’olandese non ha fatto i conti con degli imprevisti ma è semplicemente caduto perchè sa guidare il mezzo un pò peggio rispetto ai suoi rivali. Le difficoltà di Alejandro Valverde, tradito dall’eccessiva altitudine, ci regalano un finale che mai nessuno avrebbe immaginato fino a stamattina e che esalta la bellezza pura e veritiera di questo sport.
Quattro corridori in un fazzoletto alla vigilia di una frazione da quattro GPM, tre dei quali di prima categoria, e di soli 132 km. Si attaccheranno fin dall’inizio, se le daranno di santa ragione e alla fine avremo un vincitore che avrà meritato. Perchè nel ciclismo vince chi arriva primo e le troppe chiacchiere di questi giorni distolgono l’attenzione da ciò che è davvero questo sport ovvero una cosa meravigliosa. Non sappiamo come finirà domani ma sappiamo che il vincitore andrà applaudito e rispettato. Forza “fab four”, fateci divertire!
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