F1 – Prime risposte dalla Ferrari sul caso che ha animato la giornata. Emergono intanto altri particolari
Cominciano ad arrivare le prime repliche, seppur in veste non ufficiale, da parte del Cavallino alla notizia che ha scosso questo 8 Dicembre 2015 della Formula 1. Parliamo, ovviamente, della denuncia della Mercedes del tentativo di sottrazione di segreti della scuderia anglo-tedesca da parte dell’ingegnere Benjamin Hoyle, dato da più parti in procinto di accasarsi a Maranello, al termine dei consueti sei mesi di “Gardening Leave”. Il sito americano Bloomberg.com, che per primo ha lanciato lo scoop in mattinata, ha riportato le parole di un portavoce Ferrari: “La Ferrari ha avuto dei colloqui con Hoyle circa un suo ingaggio, ma lui non ha mai firmato un contratto e non sta per unirsi all’azienda in un prossimo futuro“.

Cosa è successo davvero? – Con il passare delle ore, emergono sempre più indiscrezioni su quale sarebbe stato il comportamento dell’ingegnere britannico e la susseguente reazione della Mercedes. Secondo il giornalista spagnolo Gamal Liranzo, non appena il team di Brackley venne a conoscenza del fatto che Hoyle fosse in contatto con la Ferrari, decise di escluderlo totalmente dalle attività riguardanti la F1, fino a cancellare dal suo computer gli archivi riguardanti le PU. Inoltre, modificarono il suo indirizzo di posta elettronica, per evitare fughe d’informazioni; ma scoprirono Hoyle mentre era intento a cercare ed estrarre dati relativi al GP d’Ungheria 2015. Lo spagnolo specifica anche quali dati Hoyle avrebbe cercato di trafugare: chilometraggio e altri dati relativi ai danni dei motori Mercedes in F1; archivi contenenti i codici per decriptare i file in formato raw.
Nel pomeriggio, sempre dagli States, è arrivata una precisazione alle parole di Gamal Liranzo. La Mercedes, infatti, avrebbe scoperto il tentativo di furto nelle due settimane tra le gare di Sochi ed Austin. Infatti, il rapporto interno dell’AMG High Performance Powertrains (società che fornisce le PU, oltre che alla Mercedes, anche ai team clienti), è datato 19 Ottobre, ma è stato rilasciato solo ieri. In più, si viene a sapere che Hoyle ha comunicato ai vertici Mercedes la sua decisione di lasciare il team a fine stagione il 21 Maggio, mentre ad Agosto si sono fatte insistenti le voci su un suo possibile approdo in Ferrari. Con Niki Lauda che, all’epoca, definì “un pessimo acquisto” da parte della Rossa l’ingaggio di Hoyle, reputato incapace di apportare migliorie al team italiano, impegnato nel tentativo di recuperare sulla Mercedes.
Chi è Benjamin Hoyle? – Sinceramente, prima delle news di oggi, ben poco si sapeva sul suo conto. Nato a Northampton, Gran Bretagna, dal suo profilo su Linkedin apprendiamo la sua vita professionale. Laureatosi all’Università di Swansea nel 2001, in ingegneria meccanica, comincia subito a collaborare con la Prodrive. Un rapporto che dura fino al Settembre 2008, quando Hoyle passa alla Pectel nelle vesti di ricercatore. Questo fino a Novembre 2009, quando viene assunto dalla Cosworth come Principal F1 Calibration Engineer, ovvero responsabile dello sviluppo dei motori di F1 per il biennio 2010-11. L’arrivo alla Mercedes AMG High Performance Powertrains è datato Maggio 2012 e, a dire il vero, il profilo lo segnala ancora attivo, mentre la stampa spagnola parla di un rapporto ormai interrotto da Maggio. Non chiarendo, quindi, se il suo periodo di gardening leave sia iniziato in quel periodo oppure nel mese di Dicembre, a fine contratto. Fatto sta che sul suo profilo compare anche un giudizio di un suo superiore in Cosworth, Gerry Hughes, attualmente DT del Team Aguri in Formula E, che stride con il commento stroncante espresso a suo tempo da Lauda. “Secondo la mia modesta opinione, è il migliore al mondo nel suo campo oggi. La sua conoscenza della fisica dei motori a combustione interna e la sua profonda esperienza delle alte velocità e delle massime performance del motorismo sportivo è immensamente impressionante“.
Seguiranno aggiornamenti.
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