Domani si corre Il Lombardia 2015, ultima prova World Tour dell’anno. L’Italia può spezzare la serie di Classiche Monumento senza vittorie?

Era il 2008, celebravamo Alessandro Ballan campione del mondo, e non eravamo poi così certi che il Giro di Lombardia fosse ancora paragonabile alle grandi Classiche Monumento per via, dicevano gli “esperti”, di un palmares troppo italiano.
Damiano Cunego 1°, poi Brajkovic e Uran a completare un podio storico. Da quel 2008 infatti non vinciamo più Classiche Monumento e l’unico Giro di Lombardia nel quale siamo saliti sul podio è stato quello del 2010 con Michele Scarponi subito alle spalle di Philippe Gilbert. Da lì tanti cambi, dal nome (adesso si chiama Il Lombardia 2015) fino al percorso (come dimenticare il piattume dello scorso anno?) ma 0 soddisfazioni per i nostri colori. Per questa occasione, RCS ha apportato grosse modifiche alla corsa che misurerà 245 km da Bergamo a Como e che vedrà il plotone affrontare ben 6 ascese tra cui il Ghisallo, il terribile Muro di Sormano con pendenze oltre al 25%, il Civiglio e il San Fermo che precederà la picchiata verso l’arrivo.
Impossibile non pensare ad un nome come quello di Vincenzo Nibali. Il corridore siciliano ha la condizione e la rabbia per portare a casa Il Lombardia 2015 il cui percorso sembra fatto apposta per lui. Inoltre la sua Astana sembra davvero in forma e per l’occasione ha inviato in Kazakistan il suo amico – rivale Fabio Aru mandandogli quindi un messaggio chiaro. Una non vittoria rappresenterebbe una grande sconfitta nonchè un’ennesima perdita di credito da parte del team kazako. Sullo stesso livello dello Squalo troviamo Valverde, all’ultimo obiettivo di una stagione infinita, Gilbert, già vincitore per ben due volte anche se di fronte ad un percorso forse un pò troppo duro, e Kwiatkowski, all’ultima classica con la maglia della Etixx.
In seconda fila troviamo Daniel Martin, vincitore dell’ultima edizione ma in ritardo di condizione a causa di una caduta alla scorsa Vuelta a Espana, il polacco Majka, apparso in grande forma nelle ultime corse così come il francese Pinot, e i giovani Wellens e Adam Yates, vincitori rispettivamente di Eneco Tour e Clasica San Sebastian. Potrebbero fare bene anche il francese Gallopin, il portoghese Rui Costa, l’australiano Gerrans, gli olandesi Dumoulin, Poels e Kelderman e il colombiano Uran mentre grande incognita potrebbe essere Moreno, all’ultima corsa con la Katusha che ha dovuto rinunciare all’ultimo momento a Joaquim Rodriguez, caduto in allenamento.
Sono tanti gli italiani in cerca di un grande risultato a partire da chi cerca riscatto dopo un Mondiale opaco, vedi Ulissi, a chi prova a dare un senso al suo 2015 come Damiano Cunego che questa corsa l’ha vinta per ben 3 volte tra il 2004 e il 2008. In gran forma ci sono anche Rosa, Felline, Rebellin e Visconti mentre saranno da valutare le condizioni dei vari Pozzovivo, Bongiorno, De Marchi, Zilioli, Brambilla, Pellizotti, Moser, Villella, Finetto e Fedi, corridori con gamba e pronti a movimentare la corsa che, in caso di pioggia come sembra, potrebbe chiudere alla grande anche per i nostri colori questo 2015 su due ruote.

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